sabato 20 dicembre 2014

Joe Dante ne aveva fatto dei cosini piccoli, teneri e pelosi. Che non vanno bagnati ed a cui non va dato da mangiare dopo mezzanotte.

Nella realtà, sono una popolazione umana vera e propria. In carne, ossa e stracciamento di maroni a livelli stratosferici. Perchè quando si impegnano sono davvero esperti in questo settore.

Prenotazione di una serie di camere, tra cui una doppia con culla, per un totale di circa 6 persone.

Arrivano verso sera, e ci si accorge che, come diceva il loro timoniere, hanno fatto il grande balzo in avanti: sono quasi il doppio. O, come disse giustamente Ettore: si sono bagnati sotto la pioggia nel tragitto fin qui, e come i gremlins, si sono moltiplicati.

Ovviamente il loro inglese non è elementare. E' semplicemente assente. E Maurizio tenta in ogni modo di fargli capire che, per tutti quelli che sono, devono pagare svariati supplementi.

Sembra che lo capiscano. In particolare che la culla è difficile da dare ad un ragazzo che sulla faccia ha protuberanze dotate di vita propria, magari desiderosa di conquistare il mondo. E quindi Ettore verrà a portare via la culla e mettere un terzo letto. Da pagare, ovvio.

E quindi, baldanzon baldanzoni, Ettore arriva alla camera incriminata con il letto, comprensivo di materasso, a cui va solo applicato apposito telo coprente usato anche dai cattivi di Scoobi-doo: il lenzuolo.

E bussa alla camera.

Nessuno risponde.

Che cosa curiosa, pensa il mio amico e collega facchino, accarezzandosi il mento ed osservando la porta della camera: Maurizio ha appena detto a questi tizi che io arrivavo a portargli l'occorrente, e questi non mi aprono. Che evento strano, che accadimento particolare.

Sto scherzando, è ovvio. Ettore è molto scocciato. E' a lavorare. Si sta facendo, come sempre in questi momenti, un discreto mazzo per pulire e spolverare hall e corridoi, oltre a portare valigie pesanti 27 quintali a clienti che non rilasciano mance, e trasportare roba come, appunto, letti. Ed ora è bloccato da questi pirla.

Ribussa. Ed ovviamente, nessuna risposta.

Perciò, con quell'espressione un po' così da chi vorrebbe avere sotto mano Sun-Tzu per spiegargli bene l'arte della labbrata, afferra il walkie-talkie:

-Maurizio, ma quelli della xxx sono usciti?-

-No, mi risulta che siano dentro-

-Puoi chiamarli dal centralino, così gli dici che ho il supplemento? Altrimenti tanto vale che posi il letto sul pianerottolo e mi faccia una pennichella-

Detto fatto, “baffo” Maurizio chiama la camera dal centralino del ricevimento. Ed Ettore può chiaramente sentire il telefono squillare dall'interno. E nessuno risponde.

Non si può stare ad aspettare i comodi degli altri. Siamo a lavorare. Stiamo svolgendo un servizio. E non possiamo aspettare troppo perchè le cose da fare si accumulano. Ed infatti, in quel momento, proprio quando Ettore stava per aprire la porta con il pass, arrivano altri clienti.

Mauri chiama Ettore sul walkie-talkie e gli chiede di fare l'arrivo, cioè scendere per portare i bagagli ed accompagnare i nuovi clienti nella camera loro assegnata. Ed ovviamente deve smollare letto e materasso lì sul pianerottolo. Non è il massimo, ma come si fa? Ettore deve scendere rapidamente, e nel tempo che percorre le scale, Maurizio accoglie i clienti, registra i documenti sul gestionale e gli fornisce mappa di Fi e codice wifi. Poi è il turno del nostro facchino-musicista, che li accompagna in camera, con la neanche tanto celata speranza che questi clienti forniscano un'adeguata mancia.

Fatto tutto ciò, si torna al pianerottolo per risolvere la questione del supplemento da mettere nella camera dei cinesi.

E lì Ettore ha una sorpresa unica.

Letto e materasso sono spariti.

Avete visto Ettore. Ha un paio di foto su questo blog.

Immaginatevi la sua faccia che diventa come quella di Alex Drastico:

Ma chi?

Ma come?

Ma che cazzo?

E nel frattempo il Mauri continua a tempestare di chiamate la camera, che ormai il telefono sta per fare come il nocciolo del reattore 4: fondere. E nessuno risponde.

Ettore scende, Maurizio è sempre lì che chiama senza risposta. Stufo, riattacca.

Si guardano negli occhi.

Ed ora che si fa?

Ed in quel momento, arriva una chiamata da un interno.

-Bed, please-

In inglese, Maurizio gli chiede se il letto se lo erano presi da soli da pianerottolo, perchè Ettore bussava e nessuno rispondeva. -I called you in room but you didn't answer-

-Bed please-

Si, ok, ora Ettore sale, ma il letto ce lo avete voi?

-Bed please-

Niente, non c'è verso di capire. L'unica è andare a verificare di persona, perchè da questi non si ricava il classico ragno dal classico buco.

Ettore sale e bussa. Stavolta, finalmente, si degnano ad aprire, ed Ettore vede letto e materasso dentro la camera.

-So, you took it! Why you didn't answer?-

Il cinese lo guarda e risponde nelle uniche due parole d'inglese che conosce:

-Bed please-

I neuroni di Ettore disegnano nella sua testa una sparatoria che anche Tarantino, a vederla, direbbe “No, dai, questa è troppo sanguinaria”. Incazzatissimo, va a prendere le lenzuola e gli rifà il letto.

Mancia, ovviamente, zero.


Nessun commento:

Posta un commento