martedì 16 febbraio 2016

Sciocca, stupida e banale considerazione pseudo-filosofica che non riguarda l'albergo.

Ieri mattina mi trovavo a fare la spesa alla 'ooppe, come la chiamiamo noi a Firenze. Ci vado sempre il lunedì, a volte anche all'esselunga (cambio spesso e volentieri; migro a seconda delle offerte). Perchè il lunedì è il mio giorno libero. E' così, per noi addetti alberghieri (nonché medici, infermieri, poliziotti, ed ormai parecchi commessi e negozianti): lavoriamo il fine settimana ed abbiamo libero nei giorni feriali. Sapeste quanto ci rode il dover vedere le vignette di Snoopy triste ed abbacchiato con sotto la didascalia "Oggi è lunedì". Per me è festa, uno dei pochi giorni con la possibilità di svagarsi, uscire e.... fare la spesa. Perchè poi, alle 16.20, le bimbe escono da scuola e devo andare a riprenderle, e comunque domani riparto a lavorare. Dove vuoi mai andare? Resto qui in città, chiaro.

Perciò il lunedì lo trascorro passando di reparto in reparto, trainando e riempiendo fino a farlo scoppiare un carrello dai colori improbabili, come solo transessuali brasiliani e designer svedesi sanno accoppiare.

Poi mi capita di passare dal reparto giocattoli.

Lo so, lo so: ormai sono grande e, da una ventina d'anni, totalmente dedito a giochi che non si trovano al supermercato, e che prevedono regolamenti che vanno da un minimo di 20 ad un massimo di 100 pagine, oltre all'uso di una trentina di tabelle varie ed almeno una quarantina di lanci di dado a serata, ma 1) ho ancora un po' di nostalgia, e b) mi premunisco di osservare quanto costano i giochi attuali, nel caso il prossimo Natale le mie figlie lo chiedessero. E trattandosi di due femmine, il 90% dei giochi attuali riguarda i "surgelati". Giochi che costano quanto e più di quelli creati dall'Australian Design Group o dalla What's your Game.

Solo che poi mi casca l'occhio su un cestone. Della grandezza di un tir.

Completamente zeppo di pelouche.

Riguardanti guerre stellari.

Ora, a parte i buoni, ci sono anche i cattivi. Ci sono i pelouche di Darth Vader e delle truppe d'assalto imperiali. Che messi insieme danno un'accoppiata cromatica che a Firenze è rigorosamente vietata. Ma a parte questo, mi viene da pensare:

sono i cattivi

un bambino può addormentarsi abbracciando i pelouche di un soldato imperiale

o del loro capo

o di quello del primo episodio, la minaccia fantasma.

Può sembrare un stupidata, ma oggigiorno ci facciamo un sacco di fisime per il politicamente corretto; solo che poi creiamo i pelouche di questi personaggi: le truppe imperiali ammazzano la gente come se fossero formiche, novelle SS a spasso per la galassia. Darth Vader usa i poteri psionici per far fuori i collaboratori poco capaci, e tutti quanti non si fanno remore a distruggere interi pianeti con le loro armi di distruzione di massa, uccidendo in un colpo solo miliardi di persone. E magari li diamo ai bambini, che ci si addormentano abbrcciandoli.

Non frainterdetemi: non è che sia contrario. E' che ci vorrebbe un pò di coerenza. Scommetto che se il mai abbastanza compianto Bonvi avesse fatto la stessa cosa per le Sturmtruppen, sarebbe insorto mezzo mondo sulla necessità di fare i pelouche dei soldati della Wermacht, per quanto anche quelle, come i personaggi di Star Wars, siano creazioni di fantasia. Diciamo la verità: abbiamo visto di peggio, nella caotica paranoia da politicamente corretto.

Ed allora, anche se non lo leggerà mai, voglio lanciare un appello a Quentin Tarantino: ti prego, ti scongiuro, ti imploro: creami i pelouche dei cattivi dei tuoi film. Ti assicuro qui, seduta stante, che li compro e li colleziono tutti. Voglio Marsellus Wallace (si chiama come me, in fondo), voglio O-Ren Ishii, voglio il colonnello Hans Landa.

Secondo voi, quanti punti fragola ci vorranno, per il colonnello Landa?

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