venerdì 1 febbraio 2019

Roma

No, non mi fraintendete. Non ho intenzione di parlare della partita di ieri l'altro. Che peraltro mi sono perso perchè la moglie aveva la serata libera e andava con le amiche a vedere l'ultimo film di Jennifer Lopez. E io sono rimasto a casa a risentire storia alla Gaia, anni 11.

Così oltre al 7-1, mi sono pure perso il lato B di J.Lo.

Giù a ripetere arabi e bizantini.

La vita è ingiusta.

Che poi, da ex portiere, non potevo non pensare al povero Olsen, che ha dovuto raccattare 7 volte la palla in fondo al sacco. Che per un portiere è sempre una grande umiliazione, se i propri compagni non riescono a segnare altrettanto.

E a me è successo diverse volte.

No, intendevo altro.

Li romani chiacchieroni.

Quelli che gliè piace de cianà, de dì du' cose, de "se fa pe' scherzà". Quelli che vanno via da quella Roma, mamma Roma addio. Andiamo a trovare un portiere a Firenze.

Alle 3 di notte, preso a estrarre fatture, rientra un'allegra comitiva di amici. Due tipe sono in albergo da me, e salgono su con uno dei loro amici perchè nel pomeriggio aveva lasciato la valigia nella loro camera. Sono già preparato e dico di si. Gli altri aspettano lì in portineria: due donne sedute sul divano si mettono subito ad aggeggiare al cellulare, l'ultimo della compagnia si appoggia al bancone. Parlano del loro albergo, domandandosi più volte dove si trovi in questa città, è di quà, è di là, poi una delle due donne gli dice -C'avemo er navigatore, 'o trovamo, mettite pace-

Zittito così, il tipo appoggiato si gira verso di me:

-Che sei de Firenze?-

-Si-

-Ma Firenze Firenze? Cioè, proprio fiorentino?-

-Proprio fiorentino-

-Ma che lo lasci 'n pace? Sta a fa er su lavoro-

-Se fa pè fa du' chiacchiere. Te nun te la prendi mica?-

-E perchè mai?-

-O vedi? Er portiere nun se la prende. Quant'anni c'hai? Oh, ma che te possò da der tu?-

-Certo che si. Ne ho 48-

-Ao' li porti bene-

Sono decisamente lusingato. Mi viene solo da abbassare gli occhi e mormorare un grazie.

-T'annoi? Ma nun ce vai a dormì, un pochetto? Anche sur divano-

-No, qui c'è sempre un monte di roba da fare, i'tempo passa bene-

-Ma gnente gnente?-

-Per nulla-

-Ammazza ao', io nun ce la farei. Ma sei sposato?-

-A Fra, ma te fai un pò l'affari tua?-

-Nun gli ho mica chiesto nulla de che, solo se è sposato. Sei sposato?-
 
A quel punto mi sto già piegando dal ridere. Sia perchè mi garba er dialetto romanesco, sia perchè sono persone simpatiche. Non sono mai stato uno che si scompone alle domande personali. Come diceva un tipo "le domande non sono mai indiscrete" eccetera eccetera.

-Sono sposato e con prole: due femmine. Sono circondato dalle donne-

Ridono. Una battuta che fa sempre il suo effetto.

Ma il tipo insiste:

-Se nun eri sposato te presentavo questa ragazza qui, che è single e pure carina-

Le due donne sono visibilmente imbarazzate. Soprattutto la più giovane, che sembra quasi voler sprofondare nel divano e si chiude ancora di più sul telefono. Stavolta il tipo ha fatto una battuta un pò troppo seria, toccando un tasto che deve essere, si capisce bene, delicato. Provo a dire qualcosa, più che altro per non far cadere tutto nel tragico silenzio imbarazzante.

-Anche se non fossi sposato, io ho quasi 50 anni, lei mi pare parecchio più giovane-

Alza la testa e mi fissa, quasi per sfida:

-Perchè, quanti anni me dai?-

-Una trentina- e sono sincero. Benchè imbacuccata in vestiti pesanti per resistere al freddo, è davvero una bella ragazza, dai lineamenti dolci.

-Te ringrazio, ma ne ho una decina in più.

-Li porta benissimo-

Per fortuna, in quel momento appare il loro amico con la valigia -Annamo?- Salutano ed escono.
 
Quindi, amici romani: quando venite a Firenze, andateci piano coi'Chianti. 

Che poi rendete inquieto il portiere.

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