martedì 25 gennaio 2022

Due ragazzi giovani che rientrano in albergo un venerdì pomeriggio.

Lui ha un sacchettino con l'immancabile logo della nostra compagine calcistica e il simbolo millenario della città.

Mi viene spontaneo dire "Bravi, siete tifosi Viola!" ma lui alza il dito a mima il "no".

-Sono un simpatizzante. Mi piace il colore e l'amore che avete verso la squadra perchè ha tanto in comune con la mia e quella de mi pà: a' Roma!

E quindi abbiamo parlato delle nostre due squadre e di questa incredibile passione verso la palla. E di Batistuta, che ci segnò, ma almeno scelse di giocare in una squadra vera, non in quelle dove si vince facile, come qualcuno fa anche oggi.

Pochi minuti di chiacchierata, di apprezzamenti reciproci, di frecciatine verso i nostri comuni avversari di sempre -anche se questi due ragazzi erano troppo giovani per aver visto il gol di Turone- poi siamo tornati alle nostre occupazioni: loro la visita della città, io il lavoro al bancone.

Lo so che, tra i lettori del mio blog, ci siete anche voi tifosi di quella-squadra-lì, ma vi chiedo di avere pazienza e comprensione. Insomma, sono di Firenze, non potete aspettarvi diversamente; non chiedereste a un talebano di essere buono e tollerante perchè sapete che non lo sarà. E poi ho amici carissimi che mi stanno già prendendo in giro. E sono di Firenze. Non immaginate neanche quanto possiamo essere velenosi, noi fiorentini, quando ci dividiamo sul calcio. Ma torniamo ai miei clienti 

Domenica, quando partono, mi lasciano il questionario dell'albergo con queste parole. Beh, c'è di che incorniciare.

Non cambierei il Viola per niente al mondo, ma invidio una cosa alla Roma: ha gli stessi colori di Grifondoro.

Io, a Hogwarts, avrei la divisa giallorossa.



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