La scrivo adesso, di getto. Prima che me ne dimentichi. Perché l’ho proprio freddato.
Si tratta del solito, vecchio
classico della portineria alberghiera: lo scherzo telefonico.
Sono le 3 e arriva una
chiamata esterna sul centralino. Guardo il display, che mostra un numero di
cellulare italiano. Sarà qualcuno che chiede una camera? Sono pronto a elencare
tipologia e prezzi per la notte; tariffe scontate per l’ora e il periodo,
abbastanza basso.
Perciò alzo la cornetta e
sciorino la formuletta solita: «Hotel ****** buonasera sono Marcello. Come
posso aiutarla?»
Mi risponde una voce
adolescenziale condita da risatine di sottofondo. Tutto quello che riesco a
capire sono “prenotare” “camere” “5 e 6 gennaio”
Non mi va di perdere tempo con
ragazzetti che, alle 3 di mattina della domenica, si divertono a chiamare un
albergo di Firenze per fare lo scherzo telefonico a uno sconosciuto portiere di
notte. Probabilmente staranno anche registrando la chiamata perché sperano che
lo sconosciuto -io- vada in escandescenze e urli improperi e bestemmie da
mettere su qualche forum sociale. No grazie, non sono il tipo. Semplicemente,
riattacco. Sciò, via dalla mia esistenza.
E invece, il tempo di contare
fino a 3 che richiamano.
Rispondo ma stavolta mi
risparmio la formuletta, dico semplicemente “pronto”.
«È cascata la linea. Avete una
camera per…»
«Senti, giovane Jedi, se
proprio vuoi fare uno scherzo telefonico, ti consiglio di mettere “anonimo” perché
qui, sul display del centralino, mi appare il tuo numero: 328…»
Il centralino mostra la
dicitura “fine chiamata”. L’ho pizzicato e freddato.
Ero quasi tentato di fare il “richiama
numero” ma ho lasciato perdere. Non vale la pena di spendere ulteriore tempo
per ragazzetti che non hanno neanche la furbizia di nascondersi abbastanza e
non riescono a trovare altro divertimento di questo.
Però scriverci una storiella,
quello ci sta.
"Un Jedi usa Forza per saggezza e difesa, mai per attaccare"
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