E poi capita che un gruppo di 5-6 maschi colmi come zampogne di tutta la produzione vinicola della Rufina, si fermi nella piazza antistante l’albergo e inizi a parlare a voce sempre più sostenuta nella lingua del presidente più smargiasso di questo quadrante stellare fino a che il più deficiente della combriccola non parte con il cantare, con il suo accento, quella che pensa sia la miglior canzone italiana di sempre:
«È UNA
CANZONE, SARÀ PERCHÈ TI AMO!»
Ovviamente
con il tono di un airbus in pieno decollo!
Mi
avvicino all’ingresso; l’ugola canterina è voltata di spalle ma uno dei suoi
amici no, è proprio di fronte a lui e quindi anche della porta. Mi nota dalla
vetrata e mi indica. Il bel madrigalista moderno di questo ca**o si volta e
scoppia a ridere, ma almeno ha smesso di cantare.
Potrebbe
finire qui?
Una
mezz’ora dopo, passano per la piazza dei nostri connazionali. Anzi, mettiamoci
il carico da 11: miei concittadini. I quali si mettono a litigare fino a che
uno di questi non parte con una serie di bestemmie selvagge urlate come un
ossesso. Potessi, lo riporterei seduta stante nella Firenze del ‘300, affinché
sia consegnato ai priori che ne facciano carne!
Anche in
questo caso, mi affaccio all’ingresso. Mi notano e se ne vanno.
Farsi
vedere, da questi urlatori notturni, è sempre un rischio. Non si sa mai come
possono reagire: che siano ubriachi o meno, potrebbe anche trattarsi di esseri
dall’indole violenta che non sopportano l’essere visti, e giudicati, per i loro
comportamenti sguaiati; e quindi rivoltarsi verso il portiere. Ma io non riesco
a fare finta di niente e non posso neanche accettarlo; ci sono camere, ai pieni
sopra l’ingresso, da cui si sentono le urla della strada.
Comunque
‘sta gentaglia ha proprio scocciato. Anche a casa capita di sentire grida nella
notte; gente che sente la necessità di squarciare l’oscurità con urla belluine:
canzoni improbabili, bestemmie, nomi di persone.
E poi,
non so perché, sono tutti maschi. Ma non si possono arruolare a forza nell’esercito
ucraino e mandarli a sminare nel Donbass?
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