venerdì 25 settembre 2015

Ok, lo so. Ci sono desideri molto più assurdi e decisamente controversi. Ad esempio quello della novella Miss Italia, che vorrebbe essere nata nel '42 per vivere la seconda guerra mondiale. A parte che può sempre giocare a Medal of Honor, o se preferisce il tavolo, a World in Flames, desiderare di nascere nel '42 è anche una scelta temporale poco felice, visto che sarebbe difficile ricordarsi quegli storici eventi ad un'età molto tenera. Mio padre, del '41, non ricorda molto di quando aveva poco più di 3 anni e mia nonna lo prese in braccio per scappare, con il resto del paesello, dentro ai boschi casentinesi perchè, in un torrido giorno di Luglio del '44, stavano arrivando i crucchi con il preciso e mirato intento di compiere un ennesimo massacro. Se si salvarono fu perchè in quegli anni non c'era una strada che portava fin lassù, ed i nazi dovettero smontare dalle loro kubelwagen typ 82 con motori da euro -67 (gli stessi motori che usano oggi sulle moderne golf, peraltro, e ti fanno credere siano euro 4. Quando si dice la tecnologia tedesca) e quindi farsela a piedi su per la mulattiera. E si trovarono pure davanti alla strenua resistenza di un pugno di partigiani che si immolarono pur di dare il tempo agli altri di mettersi in salvo.

Se proprio devi desiderare di vivere la IIGM, potresti desiderare di nascere nel '22 a Mosca, così magari ti arruoli nell'aviazione e diventi eroina dell'Unione Sovietica come Marija Ivanova Dolina, e poi ti dedicano una medaglia, un monumento in una cittadina kazaka ed una pagina wiki.

I desideri che i clienti ci pongono in albergo non sono poi così pazzeschi. Sono molto più umani e terreni. Qualcuno abbastanza antipatico, come quello che prenota una camera singola e poi chiede letti aggiunti, terrazza e vista, e si risente se gli facciamo notare che deve pagare supplementi vari. O quello che indicò, in fase di prenotazione, di essere intollerante a glutine e lattosio, e pretendeva da noi una conoscenza dei prodotti appositi che ha solo lui ed il suo medico curante. Fino a che non ci portò quei prodotti, e non ci fece vedere cosa erano, non sapevamo neanche esistessero.

Ma qualche desiderio e richiesta è decisamente più bizzarro, e molto più divertente.

Fermatevi un momento e date un'occhiata alla foto allegata a questo racconto.

Avete letto?

Quando mi sono trovato davanti questa richiesta, ho immediatamente cominciato a far lavorare il cervello per capire come fare a donare una frase d'amore a questa cliente e soddisfare il suo, in fondo non impossibile, desiderio. Ho fatto leggere il foglio (ho fatto la fotocopia) a mia moglie, e lì ci siamo ovviamente sbizzarriti con la fantasia. La prima idea era di comprare direttamente dei baci cioccolatosi, quelli con la frase d'amore inclusa nell'incarto, e metterglieli in camera, così, brutalmente, lasciando il lavoro sporco ai dipendenti perugina, solo che a) chi li paga i baci? Io no di certo, e non posso neanche passare lo scontrino all'amministrazione, e che b) ci sia pure il concreto rischio che i baci ce li mangeremmo tra colleghi, e metteremmo in camera solo il fogliettino con la frase.

Così l'idea si è spostata sullo scrivere la frase su un foglio A4, magari con un disegnino carino da allegarci, una cornicetta disegnata sui bordi, e così via. E lì pensavamo a che tipo di frase scrivergli, forse dovremmo cercare in rete, nello specifico in spagnolo. Ma forse lei le apprezzerebbe in italiano? Ad un certo punto, mentre eravamo lì a dissertare, sono partito in quarta con l'idea di stampare l'immagine di Mae West con lo sguardo ammaliante e la sua famosa frase “E' una pistola quella che hai in tasca, o sei felice di vedermi?”. Da lì, è stato solo questione di un attimo passare all'immagine di Rocco Siffredi. E' stato il via: siamo subito degenerati a frasi tipo “Ho bisogno di te come la terra ha bisogno di'concio” o “Amore girati”, od altre frasi prese direttamente dal Vernacoliere, ed altra roba sul volgarissimo andante.

Cercherò in rete, ma se avete suggerimenti, sono ben accetti.




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