Primo sketch:
Accompagno figlia 2.0
dalla dottoressa. Visita, prescrizione, usciamo per rientrare a casa.
Passiamo di fronte al
cinema, a pochi metri dall'ambulatorio. La ragazza apre la bocca, esterrefatta:
«Non posso crederci! Danno
Interstellar! Quando?»
Allungo il braccio e punto
il dito sul cartellone:
«Oggi. Primo spettacolo
tra poco, il secondo stasera. E leggi un po' qui»
Lei sgrana gli occhi,
ormai a livello manga giapponese:
«In lingua originale!!!
Babbo, dobbiamo vederlo!»
«Ma cosa vuoi vedere, che
hai la febbre a 39!»
Due giovani, che sono lì
all'ingresso del cinema a fumare una sigaretta elettronica e in procinto di
entrare al cinema, ci guardano ridendo:
«È bella vispa, per avere
39 di febbre»
Io, indicandola: «L'ho
drogata di Tachipirina»
Ridiamo tutti. Mentre
rientriamo a casa, lei cerca di farmi sentire in colpa: «Hai drogato tua figlia
e le impedisci di vedere un film bellissimo in lingua originale, sei il babbo
peggiore del mondo!»
E le ho pure preparato il
brodino caldo.
Secondo sketch:
Urge fare una seconda visita dal dottore. “Drogo”
la figlia del solito medicinale e, non appena fa effetto, la porto all’ambulatorio.
Passiamo nuovamente di fronte al solito cinema.
Lei sgrana gli occhi, poi
abbassa le braccia e si lascia andare a un’espressione delusa:
«Ecco, lo sapevo, hanno
tolto Interstellar»
«Si, lo hanno tolto» le
rispondo «ma guarda cosa c’è adesso»
L’espressione della
giovincella si fa, se possibile, ancora più delusa.
«Ecco, mi perdo anche
questo!»
«Macché, da qui a martedì
ti sarà passata la febbre, no?»
Lei rimane in silenzio, ma noto che una piccola
fiammella di speranza si è accesa nei suoi occhi. Io, perfidamente, rigiro il
coltello nella piaga:
«Vedi, martedì è in lingua originale»
Voce decisa, autorevole:
«Devo, DEVO vederlo. Martedì starò bene! Perché lo
voglio, è deciso»
«Lo hai già visto?»
«Solo in italiano e fino alla scena del ballo»
«Ti manca tutto il resto, soprattutto Mr. Wolf, che
risolve problemi»
«Allora martedì veniamo a vederlo!»
Improvvisamente si fa ancora più seria. Lo sguardo
su di me si fa accusatore, non le è sfuggito che sono entrato in profonda
crisi. Balbetto:
«Ehrrr…. Il martedì è una delle mie serate di
giochi da tavolo…»
Lei rimane un attimo in silenzio, poi prorompe
nella sua arringa finale:
«Preferisci giocare ai giochini con i tuoi amici
invece di portare tua figlia a vedere Pulp Fiction in lingua originale. Sei il
babbo peggiore del mondo»
…..
Forse riesco a organizzare la serata gioco da
tavolo per lunedì o mercoledì, che sono comunque libero.
Uffa però!
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