martedì 18 luglio 2017

Qualcuno mi taccerà di eccessivo ottimismo, ma è il mio modestissimo parere, non verità assoluta.

Su due di loro ci scrissi sopra un paio d'anni fa, proprio su questo blog:

italiani, mezza età, fisico asciutto, sguardo strafottente e bazzone sollevato da dichiarazione di guerra alla Grecia lui, sorrisetto malizioso modello "obbedienza assoluta, ora e sempre" per lei. Arrivarono in un giorno di sole, ma loro, in luogo del classico posto, ne chiesero uno al buio per qualcosa che ora non ci interessa. E non interessa neanche a voi.

Comunque sia pagarono subito e mi fornirono i documenti. E dalla sua carta d'identità, spuntò fuori una foto del testa pelata capo del governo italiano dal 31 Ottobre 1922 al 25 Luglio 1943.

Lo osservai, piuttosto stupito ed un tantino sconcertato benchè, a furia di giocare World in Flames -gioco di strategia sulla seconda guerra mondiale- i miei amici e compagni di spostamento pedine e lancio dadi, mi avessero soprannominato "Benito Marcellini" (con l'Italia ho sempre perso. Pure con la Germania. Ma con l'Urss, ehh, altra roba).

Lui ovviamente si accorse del mio atteggiamento e, tutto baldanzoso, mi guardò con aria di sfida chiedendo:

-Che ne dice?-

-Mah, un pò pericoloso- dico io terminando il check-in e rendendogli i documenti.

-Si, per gli altri-

-Non so, non sono un tipo da bunjee-jumping-

E gli porsi la chiave col mio miglior sorriso.

Lui neanche analizzò la frase. Ribadì, tutto fiero che -ce l'ho tatuato anche sul petto- cosa a cui non ero per niente interessato (immagino lei lo fosse). Aveva pagato e diritto alla sua camera.

Ora, ribadiamo subito un punto fondamentale: io sono favorevole al mantenimento, ora e per sempre, della legge che impedisce la ricostituzione del partito fascista. Sono strafavorevole, assolutamente e convintamente ultrafavorevole.

Il discorso è semplice: in questo momento i fascisti, in questo paese, non ci sono.

Giuro, non sono impazzito, è così: il paese ne è privo. Semplicemente.

Alcuni anni fa ero uso giocare in una squadra di calcetto. Nel ruolo, manco a dirlo, che ha lo stesso nome del mio lavoro: il portiere. Una vita sulla soglia, come mi piace sempre dire. Dopo ogni partita era d'uso dedicarsi al passatempo preferito: la consumazione di quel prodotto alimentare rotondo di origine partenopea colmo di salsa di pomodoro, mozzarella e volendo, altri prodotti. Se uno va alle Hawaii, l'ananas; il che giustificherebbe un secondo attacco a Pearl Harbour, ma difettiamo di portaerei. Sia quel che sia, mangiando quella pizza (no, non quella hawaiana), una delle tante dopo un'ennesima partita -una sconfitta peraltro. Non so perchè me lo ricordi, era una delle tante- venne fuori così, di colpo, una cosa che nè io nè loro ci eravamo mai resi conto in tutti quegli anni: ero l'unico della squadra ad avere idee di sinistra.

Ed ancora di più, almeno 3-4 di quei ragazzi si dicevano convintamente "fascisti".

Me lo dicevano, anche loro, con espressione dura, strafottente, con aria di sfida: "io sono nato il 9 Settembre". Fu facile dirgli "li porti bene" "No, non sono nato il 9 Settembre del '43, io dicevo che...." "si, l'avevo capito, era una battuta" "No, perchè voi comunisti, e blablabla..."

Al di là di una pizza rimasta sullo stomaco, quel che mi stupì maggiormente fu, usciti dal ristorante, i "Mugna, ci si vede settimana prossima. In gamba, vediamo di vincerne una, eh"

E pacche sulle spalle.

Come non si fosse parlato di politica, ma di calcio, o fie (emh... donne). Od altri argomenti leggeri che non fossero una dittatura che, oggi, mi porterebbe dritto al confino o di fronte ad un plotone d'esecuzione.

I fasci da combattimento nacquero nel 1919. I suoi membri erano uomini dai 20 ai 40 anni che, fino a pochi mesi prima, si erano letteralmente scannati nelle trincee con altri uomini provenienti dall'impero Austroungarico o di quello tedesco; erano quindi avvezzi alla brutalità più cieca. Oppure erano semplici criminali che, improvvisamente, potevano compiere atti violenti con l'aurea protettiva della camicia nera. Perchè nel il fascismo i mezzi per ottenere i propri fini politici sono la violenza selvaggia a colpi di manganello, l'umiliazione fisica con l'olio di ricino, l'omicidio. Durante il triennio dal '19 al '22 alcune migliaia di italiani persero la vita vittime delle violenze, sia da una parte che dall'altra. Ogni giorno era uno stillicidio continuo di botte scontri, uccisioni. Fino a che i fascisti, più forti, brutali e soprattutto protetti dalle istituzioni del tempo, non riuscirono a portare il loro campione al governo. Peraltro non eletto.

Dopo di chè Mussolini fece approvare leggi che mettevano fuori legge tutti gli altri partiti ad eccezione del suo. Vabbè, tutti i bischeri son boni, a governare così, dai.

Oggi quelli che si definiscono "fascisti" non sono tali. Gli squadristi non esistono più. Insomma, forse sono stato fortunato io, ma con loro c'ho giocato a calcetto e mangiato la pizza assieme. Probabilmente lo farei ancora se, ad un certo punto, non mi avessero talmente tanto sfracanato i co**ioni che "oh, vado a giocà da un'altra parte, trovatevi un altro portiere, bonaaaa!". Ma manganellare, non m'hanno mai manganellato. Mi invitarono pure ai loro matrimoni. Direi che fu un ottimo risultato, per un "comunista".

Lo so, le persone violente esistono. Qualcuno c'ha anche la divisa della polizia (come possono testimoniare Cucchi, Aldobrandi e tutti quelli dentro la Diaz). I fanatici che si (ci) pestano sono sempre esititi, basta ricordare i cosidetti "anni di piombo", che provocarono alcune centinaia di morti, la maggior parte innocenti che si trovavano in stazioni, piazze, treni. Ma non era lo stesso clima di violenza selvaggia dello squadrismo. In questo, diciamolo, l'Italia è davvero migliorata. E' estremamente più probabile morire perchè si litiga per motivi di precedenza ed un matto ti schiaccia con un furgone. Oppure un attorucolo di infima categoria si sniffa una pista di 10 metri di coca e ti investe mentre distrugge tutti i limiti di velocità del pianeta. Ma le squadre d'azione, le squadracce, non esistono più. Per fortuna.

Non è solo questione della legge che impedisce la ricostituzione del partito fascista. E' che sono loro a non esserlo. Perchè il fascismo fu quello, quindi se uno si definisce "fascista" mi aspetterei come minimo che manganelli me o chi la pensa come me in maniera cieca e violenta. Che sia cioè corente con quel che dice di essere. Ma non lo fanno. Tutte chiacchiere e distintivo, come diceva la famosa battuta. Un conto è provocare tirando su cartelli inneggianti al ventennio in uno stabilimento balneare, un altro prendere un bastone e colpire una testa fino a che non si spacca e ne esce la materia grigia. A molti piace digitare "Basta affondateli tutti!!11!1" sotto la foto di migranti su un barcone. I napalm51 sono tanti, bravi a digitare sulle loro tastiere, ma farlo davvero? Compiere veramente quegli atti? Perchè sono consapevoli tutti che distruggerebbero la loro vita, se riproducessero, anche solo in minima parte, le gesta di un breivik od un gianluca casseri. Loro si, fascisti e coerenti con le loro idee nelle nefandissime azioni compiute.

Quindi no, i fascisti non torneranno. E non saranno spille od accendini di Predappio con la testa di LVI a provocare il suo ritorno; l'unica possibilità è un'apocalisse zombie (grazie, George Romero, grazie ancora di tutto). E pazienza se degli amici, semplici conoscenti o clienti d'albergo se ne vengono fuori che "io sono fascista". Sappiamo benissimo, noi e loro, che non è così, che non è vero. E bisognerebbe smontare un pò queste stupide provocazioni da bambini mai cresciuti.

ps. E comunque, se proprio proprio dovessero restaurare una dittatura, sappiano lor signori che so usare i fucili da caccia del mi babbo. Ed ho un'innata conoscenza delle montagne casentinesi. Posso scatenarvi una guerra che neanche ve la immaginate (erano anni che sognavo di fare questa citazione).

pps. a World in Flames, giocando l'Italia, presi l'Egitto da solo. Senza neanche un minimo supporto tedesco. Sbarcai i "marò" direttamente su Port Said e chiusi il canale. Ero tutto fiero di me, che spadroneggiavo con la Regia Marina per tutto il Mediterraneo e la Home Fleet confinata nel Mar Rosso.

Sul resto della partita, caliamo un velo pietoso....

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