domenica 30 novembre 2014

La distrazione è parte di noi, delle nostre vite.


Tu puoi essere come la sturmtruppen che ha appena finito di sotterrare le mine ma, ach distrazionen, ha toppato in pieno dimenticandosi di segnarne la posizione sulla mappa. E sei proprio nel bel mezzo del campo minato.


Noi ci ridiamo su, a questi eventi. Come diceva Paolo Rossi in un suo monologo: il comico scivola sulla buccia di banana e cade all'indietro. Non importa se il comico batte la testa e muore: il pubblico ride lo stesso.


Poi ti può anche capitare che ti riprendano perchè il mondo è pieno di videocamere, ma ancora più numerosi sono gli stronzi che lo manovrano, ed inviino il filmato ad uno stupidissimo programma dove una strafiga brasiliana da urlo ed un deficiente addobbato di rosso lo mostrano al mondo intero, dove tutti rideranno di te, anche se magari ti fa pure piacere, benchè stia smaltendo i postumi della botta ed urli dal dolore perchè sei sotto trazione.


Non so se qualcuno ha ripreso l'evento, ma io non ci riderei per niente. O forse si, perchè se ci penso mi inquieto. Mi inquieto parecchio.




Signora giapponese. Camera singola.


Allegra, gioviale, piena di brio. Scende puntualissima per la colazione alle 7 del mattino (le galline dicono: andare a letto come i giapponesi per alzarsi al sol levante) e parte all'assalto dei musei e tutto ciò che c'è da vedere a Fi. Cioè tanto. Tantissimo.


Pure troppo.


Rientra verso le 13, e non posso fare a meno di notare qualcosa che mi raggela il sangue.


Due vistosi ematomi, uno sullo zigomo ed uno sulla fronte.


E poiché penso sempre al peggio, mi immagino un rapporto violento con un qualche maschio locale.


Le chiedo cosa è successo.


E questa, con la migliore tranquillità del pianeta, se ne viene fuori ridendo che ha sbattuto conto un muro mentre osservava il campanile di Giotto.


Al 99% è così, questa si è distratta ed ha sbattuto contro un palazzo od un palo mentre, completamente inebetita da quel bischero di Stendhal, teneva gli occhi al cielo ad osservare uno dei più bei campanili di questo quadrante stellare. O magari è inciampata ed ha sbattuto bene la faccia sui lastroni della piazza, il suo inglese non era il massimo ed in giapponese non sono riuscito a capire un paio di vocaboli. 


Ma assicurava di aver fatto tutto da sola.


Mi sono offerto di darle del medicamento, ma ha declinato. Se n'è andata su in camera ridendo, come se niente fosse.


Ma l'inquietudine, quella m'è rimasta.




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