lunedì 16 marzo 2020

Lavoravo in un albergo, ero un portiere.

Ora sono ridotto alle cronache della quarantena. Se qualcuno volesse farsi una vaga idea di come doveva essere stata questa città nel 1348, non ha che affacciarsi.

Ormai ci litighimo la spazzatura da portare fuori. Oggi mi sono accapigliato con la Camilla per l'umido, visto che plastica e indifferenziato erano già possesso delle altre due tipe che circolano in questa casa. Ovviamente ha vinto lei. Sto pensando di mettere un guinzaglio a Ray (il gatto) e fargli fare due passi.

In questi giorni si sentono tutti italiani, e a me questa retorica del nazionalismo è sempre piaciuta poco. Gli italiani sono un branco di egoisti fuori misura, gente che fa la fila di notte, in sacco a pelo fuori dai negozi e, all'apertura, fiondarsi dentro a comprare telefonini, console di gioco, scarpe alla moda. Provate a chiedergli di aiutarvi, invece di buttare soldi in tatuaggi e apparenza, e vi rideranno in faccia. Nazionalisti quando gli fa comodo.

L'albergo è chiuso. Tutti gli alberghi della città sono chiusi.

Questa pagina era nata con l'idea di parlare delle mie esperienze di portiere d'albergo, e ora dubito che lo farò mai più. Ho pensato per anni che il turismo fosse uno di quei settori vincenti, dopo essere passato per eventi come dagli attentati dell'11/9 e la crisi del 2008, fino a che non è arrivato questo virus a radere al suolo le nostre certezze. Tutti chiusi in casa per evitare un virus che sarà anche mortale solo nel 2% dei casi, ma NESSUNO vuole essere quel 2%.

Spero per voi che abbiate uno di quei lavori ancora esistenti, come portare schiacciapatate o luci di natale o altri oggetti inutili a persone annoiate che non sanno che altro fare, nella loro casa, che ordinare queste cose. Oggetti consegnati tramite corriere, da persone che rischiano e vivono con la mascherina perennemente attaccata alla faccia, ma lavorano. Io, finchè ho qualcosa da parte, me ne resto chiuso dentro. Perchè il prossimo D-Day arriverò al mezzo secolo, e ho due genitori di qualche anno in più. Ancora forti e in salute, ma comunque, come si dice a Firenze, "meglio avè paura che buscanne". La salute prima di tutto. Quando i soldi saranno finiti, qualcosa inventerò.

Lavoravo in albergo, ero un portiere. Come tanti di voi che leggono il mio blog. Portieri, facchini, cameriere ai piani. Turismo, commerciale, congressista. OTA, fit allotment, fit on request. Tutto finito.

Ora siamo a casa. Ma cerchiamo di essere ottimisti, dai:

Andrà tutto bene.

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