lunedì 15 agosto 2022

"Gli uomini e le donne sono uguali" canta Cremonini.

Dicono che gli uomini hanno le tasche e le donne le borse.

Ma non è il genere che fa il contenuto. 

E' l'oggetto.



Ho preso una brutta abitudine.

Dato che mi dava fastidio portarmi dietro il portafoglio, portamonete, cellulare e chiavi tutto nelle tasche dei pantaloni, mi sono comprato uno zainetto. Uno di quelli piccoletti, che si trovano in un grande magazzino di oggetti sportivi. Produzione chissà dove e pochi euri, un classico.

Beh, non fatelo. Non commettete il mio errore.

Una volta che si compra lo zainetto, la quantità di materiale all'interno si moltiplica esponenzialmente. Perchè "ora ho più volume" e quindi "prenderò anche queste due cose, quanto spazio occuperanno mai?"

Oltre a quei pochi oggetti che solitamente tenevo in tasca, adesso ci sono anche:

-una bottiglina d'acqua mezza vuota;

-un ombrellino con due aste rotte ma, come dice Igor, potrebbe piovere;

-mezza dozzina di mascherine e una boccetta d'amuchina;

-un quadernino e due penne (una non funzionante) al fine di prendere appunti per storie del blog e un romanzo che non finirò mai;

-fazzoletti di carta, alcuni usati;

-un pacchetto di mentine e uno di gommine da masticare (quest'ultimo aperto e vuoto: le gommine sono sparse nel fondo dello zainetto);

-caricabatterie e cuffie del cellulare;

-un libro tascabile perchè non si sa mai, dovessi prendere il tram fino a Scandicci o il treno per Pistoia, almeno leggo qualcosa;

-una chiavetta usb di cui ignoro il contenuto e che il pc non mi legge dal 2009 (ma ogni volta spero ci riesca);

-buoni sconti di vari supermercati scaduti da prima del covid;

-almeno una dozzina di scontrini;

-e inoltre: monetine da massimo 10 centesimi (mai di più), frammenti di patatine ancora commestibili, bigliettini dei baci Perugina e, infine, l'incarto dei baci (perchè non trovavo il cestino e l'avevo messi nello zainetto pensando di buttarli una volta a casa, ma sono lì da tempo immemore).

Quindi ripeto: non è il genere che aumenta la quantità di materiale. E' l'oggetto contenitore. Perciò, cari colleghi di genere, continuate a usare le tasche dei pantaloni e portarvi dietro poche cose.

Non fate come me!

sabato 6 agosto 2022

Quando un cliente parte già indisposto, nel suo viaggio fuori casa, che sia in vacanza o congresso o qualsivoglia altro motivo, il miglior sorriso o frase di benvenuto possa fare il personale non basterà: il cliente si sentirà maltrattato, preso in giro, convinto che quel viaggio sia stato inutile e sarebbe stato meglio se fosse rimasta a casa, magari lavorare per elisabetta franchi 24 ore su 24.

La cliente in questione, prima ancora che gli si possa dire buongiorno, parte con una serie di domande senza lasciare il tempo, alla mia collega, di darle le dovute spiegazioni. Perchè domandi l'orario della colazione se poi ci chiedi, immediatamente, anche la password del wi-fi? Cosa ti dobbiamo dire, per prima cosa?

Ma il momento peggiore, quello davvero fastidioso, è quando le viene chiesto i documenti per la registrazione. Perchè la signora sbotta subito:

-Ma la chiave della camera? Non ce la dà?-

Con un tono misto di noia e arroganza che ti fa veramente passare la voglia di sorridere e dare la gentilezza che i clienti meritano.

E poi questa persona passa tutto il soggiorno senza mai salutare, quando esce e rientra dalla struttura. E sbuffa al momento di pagare. E nel questionario di gradimento si permette pure di scrivere "signora al ricevimento molto scortese". La mia collega, una delle persone più gentili che ci siano!

Che nervoso.

Quindi, cara signora cui mi permetto di fare un discorso diretto anche se non leggerà mai il mio blog, lei ha soggiornato qui contribuendo ai nostri stipendi -grazie di tutto il pesce- ma la prossima volta cerchi di farsi venire un pò più d'animo, curiosità e desiderio di conoscenza. 

Perchè se deve stare così, anche no.