lunedì 27 dicembre 2021

In questo periodo triste, dove la paura per la nuova variante monta e in tanti si rinchiudono in casa piuttosto che viaggiare e soggiornare negli alberghi, mi piace pensare alla coppia di un mese fa. Carini e gentili, lui scende e pone tal domanda: voglio chiedere la mano della mia ragazza. Mi potete aiutare?

La mia collega -la dolce Georgie- è spiazzata. Siamo già a pomeriggio inoltrato. Ce lo avesse chiesto la mattina, potevamo farcela, certo. Contattavamo il ristorante in cui vuole dichiararsi la sera stessa, che avrebbe contattato la pasticceria con cui lavora, di preparare un dolce con scritto "vuoi sposarmi" nella tua lingua.  E lo avrebbe presentato al tavolo. Ma ora è tardi. E lui appare disperato. Ma lavoro con colleghe piene di risorse e inventiva. Stampa un foglio molto carino con tanti arzigogoli e un bel carattere -no, non il comic sans- della fatidica domanda e che verrà "allegato" al dolce di fine cena. Lui appare soddisfatto, fa comunque il suo effetto, anche se non è una scritta alla crema su glassa al cioccolato.

Qualche giorno dopo entro in turno di notte e trovo il questionario di gradimento compilato.

E niente, non si scoglie il cuore anche a voi?

Tanta felicità, ragazzi, tantissima felicità. E un 2022 migliore.

Ce lo meritiamo tutti.



venerdì 17 dicembre 2021

 -ME LA PAGHERAI, UMANO! AH, SE ME LA PAGHERAI!

-Eddai, su, piccolo essere peloso, lo faccio per il tuo bene.

-VEDRAI CHE BENE TI FARO' IO, QUANDO SAREMO DI NUOVO A CASA!

-Uuuuhhh, quanto la fai lunga. E' solo una visita veterinaria.

-MISURANO LA TEMPERATURA CORPOREA INFILANDOMI IL TERMOMETRO NEL CU**!!!

-D'altronde, il metodo è quello.

-NA*ISTI! ECCO COSA SIETE, VOI UMANI!

-Ehhhh, che paroloni.

-VEDRAI COSA TI SUCCEDERA', LA NOTTE, MENTRE DORMI!

-Stamani sei arrivato alle 5 ed eri tutto uno strusciarti e fare le fusa.

-ARRIVERO' ALLE DUE, E SENTIRAI I MIEI ARTIGLI!

-Tanto sono in turno di notte.

-ATTENDERO' IL TUO RITORNO! SARO' PAZIENTE, COME DICE IL PROVERBIO CINESE!

-"Vincere il nemico senza combattere è prova di suprema abilità"

-LO SAI CHE NON E' QUELLO!

-E comunque ora la dottoressa valuterà il tuo occhio malat...

-IL MIO OCCHIO STA BENISSIMO! 

-Lo sai che non è così, piccolo orbetto peloso.

-VEDO MEGLIO DI TE, CHE DEVI USARE QUEI COSI!

-Su, su, basta soffiare.


A volte mi domando se sia peggio avere a che fare con questo felino o con gli indiani che "i wanna bigga' room"




martedì 14 dicembre 2021

Un fine settimana di lavoro, in albergo, può comportare:


-Che stavo per combinarne un'altra delle mie: coppia giovane, bella, che si guardano negli occhi come tutti vorremmo essere sempre guardati dalla persona amata. Lui ha prenotato anche il prosecco, e stavo per accennare che glielo portavamo in camera, quando mi arriva una gomitata sul fianco, una roba che anche The Rock e John Cena sarebbero andati al tappeto, perchè si trattava della sorpresa di lui a lei. 

Uragano Katrina dovrebbe fare la wrestler.



-Che mi arriva una chiamata dall'albergo accanto, vedo il numero sul centralino e quindi, in luogo di rispondere con la "formuletta" Buonasera bla bla, dico solo "Ehi, ciao, dimmi tutto".

"Ce l'hai due birre"

"A Milè, me s'embra essè in Trastevere "Aò, che c'hai du'bire?" Ti segnalo a Zerocalcare, ti mette nei suoi cartoni"

Lei ride "Marce, hai ragione, è che sono ora stanca morta, e poi qui ci mancano sempre le birre, e i clienti ci chiedono quelle"

"Va bene, manda il facchino"

"Meno male che ci sei te, che mi tiri su il morale"


-Che arrivano 4 romani di quelli super simpatici, che vengono a correre la maratona di Firenze perchè "E' la più bella di tutte", ed è tutta una battuta: la bistecca da mangiare a pranzo dopo la corsa (la sera prima, pasta in bianco) perchè "dopo se sfogamo", che la colazione inizia alle 6, apposta per i corridori "Ao', siete mitici!" e che gli lasceremo una delle due camere per farsi la doccia nel pomeriggio, tanto non faremo completo domenica sera, quindi può rimanere sporca al giorno dopo. E loro felici, dopo la bistecca, tornano a riprende i bagagli e partono mi apostrofano con "Sei er mejo! Se vedemo l'anno prossimo, nun prendè libero er fine settimana daa' maratona!"


Speriamo. Speriamo davvero, perchè 'sto malefico veleno proprio non vuole lasciarci.

martedì 7 dicembre 2021

Sono più di vent'anni che lavoro in albergo. E certi episodi sono, devo ammettere, molto rari. Li si conta sulle dita di una mano.

Ma li ricordiamo attimo per attimo. 

Tutta la vita.

Sono le due di notte.

Scende un ragazzo per uscire a fumare. Gli apro l'ingresso, che sbarro sempre dopo mezzanotte, e gli dico che lasciavo aperto per lui.

Torno a fare il mio lavoro ma l'errore, di non richiudere a chiave e costringere il fumatore a suonare il campanello, è fatale.

Entra questo pazzo.

Connazionale della mia età ma più basso e grassottello, con una tuta sportiva (e simbolo dell'associazione), tasso alcolico che, se misurato, darebbe "ci sono anche tracce di sangue" e che ha deciso di rendermi un inferno il turno di notte.

Perchè la notte non ci sono altri colleghi a supportarti, a distrarre il pazzo che si è intrufolato dentro. Di notte si è soli. Occorre cavarsela con le proprie forze. 

Bestemmia, offende, spara parole senza senso, e solo dopo tanta pazienza, riesco a convincerlo a uscire. Ma lì non se ne vuole andare. Mi continua a parlare e offendere avvicinandosi continuamente (superfluo dirlo: non ha la mascherina), poi si piazza davanti all'ingresso togliendomi la possibilità di rientrare. In realtà non l'avrei fatto perchè ho la certezza che, se riuscissi a rientrare e richiudermi a chiave, lui spaccherebbe la vetrata, però avermi tolto la possibilità mi manda fuori di testa.

Lo afferro per il braccio e lo spingo lontano.

Non sono affatto un tipo forte nè tantomeno violento, quindi, benchè lui sia completamente ubriaco, neanche casca. Si riavvicina urlandomi offese, al che, mani aperte sul suo petto, lo spingo nuovamente lontano. E' maledettamente fortunato, perchè se avesse trovato uno senza scrupoli, lo avrebbe veramente steso. Non ci vorrebbe niente a mollargli un diretto in piena faccia. Io non ne sono assolutamente capace.

Il portiere di notte dell'albergo di fronte e un ragazzo che passava di lì accorrono e cominciano a parlarci per calmarlo. Il collega -gli dei ti benedicano- chiama le forze dell'ordine. Lui continua a dire cose senza senso e offese. A quel punto però, neanche le ricordo: le gambe mi tremano e non sento neanche il freddo pungente.

All'arrivo, i carabinieri capiscono al volo la situazione -io sono troppo sconvolto per dire qualcosa- invitano il pazzo ad allontanarsi un pò e cominciano a parlarci. Invido la loro pazienza. Grazie ragazzi.

Rimango un pò lì, inebetito, poi il freddo mi riporta alla realtà. Rientro all'interno, mi viene quasi da piangere ma mi costringo a buttarmi sul lavoro per scacciare la tensione. Mi metto pure a fare un ricontrollo che aveva già fatto la collega del pomeriggio. Funziona.

Dopo mezz'ora i due carabinieri entrano per informarmi che il pazzo se è allontanato e prendere le mie generalità. Credo di avergli parlato come una mitraglia, sentivo decisamente il bisogno di sfogarmi, di giustificarmi per non aver richiuso subito, e che comunque, in tanti anni, non sono cose che capitano spesso. Anzi. E però succedono.

Alla fine è andato tutto bene, ma sono comunque dei momenti di tensione tremendi. E molto, molto difficili da affrontare.

giovedì 2 dicembre 2021

La patente.

Vere, testuali parole.

Ore due di notte, telefono:

-Hotel ******* buonasera, come posso aiutarla?

-Buonasera, sono ****** e chiamai dalla ********

Stavo cercando una camera singola per la notte del 31 Dicembre, quelle ca' piazz'e'mezz.

-Eh.... ah, si, certo, abbiamo le cam....

-Cercai quelle co 'u terrazzino, che se vide tutta Firenze!

Ammetto che sono un pò spiazzato dall'accento, ma almeno non è dialetto stretto, altrimenti sarebbe vera crisi. Però sono colpito dalla descrizione della camera. La conosce. E' già stata da noi. Il che mi fa piacere, perchè si è trovata bene, e vuole trascorrere un altro capodanno a Firenze. Dai!

-Ma certamente, vedo subito la tariff...

-Eeee, ma non mi importava, volevo quella camera, con il letto e il bidet nel bagno, per vedere la festa della città per il capodanno!

-Ehm... non siamo sicuri ci sarà festa nelle strade. Cioè, niente fuochi artificiali o concerti in piazza per evitare assembramenti.

-Ma bisogna vivere, festeggiare, essere felice!

-E' giustissimo, signora, ma non so se il comune si prenderà una tale responsabilità. Se le cose andassero a peggiorare?

-Ma non facisse il menagramo!

-Ma no, non per voler portare sfortuna... comunque, vediamo un pò, un momento solo...

-Eh, vedesse lei.

-... dunque... abbiamo le singole superiori... però quella con la vista è già prenotata...

-Ma no!!!!

-Calma, calma, mi faccia controllare, magari questi clienti non hanno richiesto proprio quella con la vista.

-Ma l'altra 'u terrazzino ce l'avesse?

-Si, però quella camera è una delle poche che non ha il bidet e...

-Ehhhh, che menagramo! Non la voglio, non ci vengo più, a Firenze

E mi riattacca. Rimango lì a urlare "Aspetti!" ma lei ha già messo giù.

Mi sono sentito in colpa tutta la notte. Una cliente che voleva tornare qui e io a mettere le mani avanti, sia per la paura di nuove limitazioni sia perchè non ero sicuro della camera. Che poi c'era, perchè le prenotazioni presenti NON richiedevano proprio quella. Potevo spostarle su altre camere -tanto sono stranieri, gli andava bene anche quella senza il bidet- e assegnare alla signora quella desiderata. Ma lei era una furia, non mi ha dato il tempo di controllare attentamente sul gestionale, altrimenti l'avrei accontentata.

Ma sono rimasto colpito dal "menagramo". Devo ammettere che lo sono stato.

Forse dovrei fare come Rosario Chiarchiaro: farmi assegnare la patente di iettatore.