mercoledì 21 aprile 2021

 In questo post mi limiterò a elencare e recensire alcuni dei libri che ho letto in questo periodo di quarantena. Perchè potevo solo sfruttare quello che il virus mi ha dato, oltre alla cassa integrazione: il tempo libero. D'altra parte, anche se i soldi sono molti meno, ho ottenuto 40 ore a settimana in più, e tanto valeva usarli per quel che più mi piace fare: montare modellini di carri armati della seconda guerra mond.... ehm, volevo dire: leggere.

(Che poi ho macchiato di colla il tavolo di cucina, mentre montavo un Tigre, e mi sono piovuti gli scapaccioni sulla testa, a Ferdinand Porsche questo non succedeva)

Sono tutte recensioni positive perchè io scrivo solo di quello che mi è piaciuto. Il resto lo ignoro, non è mai bello scrivere cose non perfette, brutte o che comunque non ho apprezzato. E faccio così anche su trippa-advisor.



Antonino Moschella "Il sarto di Zeus"

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Antonino è un ragazzo con una grande, enorme, gigantesca passione: la scrittura. L'ho conosciuto tramite Vorrei una Camera, l'altro blog su cui, ogni tanto, scrivo. Antonino guidava uno di quei mega pullman turistici-che lui chiamava affettuosamente Loki- quindi, come me, lavorava nel turismo. Anche lui trovava belle persone e rompiballe esagerati. Un giorno passò da Firenze, quindi presi un pomeriggo libero e andai a farci una bella chiaccherata di un paio d'ore. D'altra parte il parcheggione dei pullman è nello spiazio antistante lo stadio, e a me dà sempre  bei ricordi, lo stadio.

Antonino, dicevo, scriveva su vuc delle sue vicende. Tutte divertenti, perchè è davvero bravo a scrivere. E ha sempre mostrato apprezzamenti per le mie, di storie.

Poi è arrivato il malefico virus ed entrambi ci siamo, aimè, fermati.

Poco prima che tutto questo casino ci piombasse tra capo e collo, Antonino mi inviò un pdf chiedendomi di leggerlo e dargli un parere. Dato che io sono capace di leggere anche il bugiardino dei farmaci, mi impegnai volentieri.

Il problema di leggere un pdf è proprio questo: che si deve leggere da uno schermo. Ma l'ho letto volentieri perchè la storia mi appassionava. Un romanzo diverso, con riferimenti epici e mitologici davvero notevoli, e la descrizione di terre a me ancora sconosciute.

Ma il pdf non ha paragoni con la sorpresa che mi arrivò successivamente, per posta.

Ecco, è un volume epico. A rileggerlo su carta è tutta un'altra cosa. Assolutamente senza paragone. Anche se lo avevo già letto, su carta era come se fosse la prima volta. E coinvolge tantissimo.

Bravo Antonino, sono davvero fiero di te. E grazie ancora del libro.




Paolo Longarini "Scrivimi"
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In realtà quello in foto è il libro precedente, di Paolo. Ho messo questo per due motivi: a) perchè parla delle sue figlie, e dato che anche io ho due femmine, mi ci rispecchio completamente e b) perchè "scrivimi" è rimasto nella casa di Cetica (AR). Avendo la fortuna di avere questa casa a due passi dal bosco, ho trascorso l'estate lassù concedendomi il privilegio di lunghe passeggiate nel folto della foresta. E mi sono letto il libro in un paio di pomeriggi, seduto su un tronco caduto dentro un'abetina.
"Scrivimi" è una storia bella e particolare di amore, di persone che sognano una vita serena e rilassata nella campagna toscana, di riscatto personale, di tante, tantissime cose belle. Paolo scrive meravigliosamente, ho sempre amato la sua prosa e i suoi riferimenti epici a libri o film, vorrei avere un centesimo della sua capacità di raccontare le cose che ha lui. Poi tifiamo entrambi per due eterne incompiute del calcio, quelle squadre che "dai, questo è l'anno bono!" e poi bum, crollo repentino. L'ultimo messaggio che mi mandò fu un "daje!!" quando noi si vinse alla grande in casa di colei-che-non-deve-essere-nominata. Ora invece siamo pure lì lì dalla zona retrocessione. A Pà, non s'è fatta una buona scelta, a tifare per due squadre con la tinta unita.
Però, per quanto gli voglia bene, Antonino e Paolo vengono dopo


Bill Bryson "Breve storia del corpo umano"
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Io adoro quest'uomo. Quando vidi quel volume, sugli scaffali della libreria, mi dissi "costasse anche un rene, lo compro. Possono espiantarmelo qui, sullo scaffale delle offerte su Maigret, tanto a me i gialli di Simenon non sono mai piaciuti, decenni fa li lessi tutti e vi assicuro che l'unica cosa buona è che i personaggi che si ritrovano sempre in un bistrot a bere birra, tra un pedinamento e l'altro"
Il nuovo volume di Bryson l'ho letto in un giorno, completamente preso. Giravo il sugo con la cucchiara e il libro in mano, causando l'ilarità -e il sarcasmo- di altre persone presenti in questa casa. Ma non riesco a fermarmi, quando sono in modalità lettura frenetica non posso proprio smettere.
In realtà è un pò sottotono rispetto ai suoi capolavori precedenti, ma comunque bello bello bello. La parte sui virus poi è semplicemente epica.
E poi, ovviamente, ho letto

Alessandro Barbero "Benedette guerre"
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In realtà di libri di Barbero, in questo periodo di clausura, ne ho letti 3, tra cui "Bella vita e guerre altrui di Mr. Pyle, gentiluomo", che è un capolavoro. Ma come si fa a non apprezzare il Professore? 
E non ho altro da dire su questa faccenda (cit.)

Tania Dejoannon "Un altro giro di smorfia"
Giovanni Francheschelli "Un viaggio lungo 12 anni"
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Tania è la compagna di un mio ex collega di lavoro, Mirko. E' una ragazza acculturata e amante della scrittura, appassionata di racconti distopici, e ha scritto belle cose. Al momento sono un pò indietro nelle sue opere; per ora sono rimasto a questo volume, perchè tra i suoi scritti annovera anche un romanzo (che devo iniziare) e un'altra serie di racconti (che ancora mi manca).

Giovanni è un ragazzo che ho conosciuto alle ideag, gli incontri degli aspiranti autori di giochi da tavolo. Siamo quel tipo di persone che presentano prototipi di giochini agli editori e questi ultimi, dopo attento e approfondito esame di alcuni nanosecondi, esprimono il giudizio che "Si, è carino, ma l'uso ideale è il barbeque: brucialo e cuocici la rosticciana". Oltre a preparare prototipi, il Giova si diletta di poesia, e alcune sono davvero carine. Mi ha personalmente regalato il libro, e non potevo che esserne onorato. E' un ragazzo giovane (in effetti potrebbe essere mio figlio: "Giova, io sono tuo padre!") pieno di sogni e idee, come dovrebbe essere ognuno di noi, e ha pubblicato questa bella raccolta di sue poesie. Bravo.
Speriamo di ritrovarci a giocare presto. Che siano prototipi nostri o giochi editi, basta ci sia la birra.
ps. cercate Giova Games su facebook per scaricare il suo gioco, Major Push.

Svariati libri storici
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A me piacciono molto, quindi mi sono sciroppato questi meravigliosi volumi, in particolare mi piacciono quelli di Sergio Valzania, che è anche lui un eccellente divulgatore storico. E poi ho scoperto cose interessantissime: leggendo della vicenda di Fiume -quella con D'Annunzio che entra nella città istriana- c'era un partito, fondato da italiani, che non voleva assolutamente l'annessione all'Italia. Fiumani di origine italiana che, di far parte della penisola da cui avevano origine familiarmente, proprio non volevano saperne. Un pò come quando ti invitano al pranzo di Natale e tu non ci vai perchè c'è quel lontano parente con cui hai litigato di brutto.



Ci sarebbero un'altra decina di volumi di vario tipo, ad esempio gialli nordici con gente che muore malissimo (ho letto Jo Nesbo e David Lagercrantz) e molti altri che ormai prendo in biblioteca, soprattutto per non spendere troppo e non doverli poi, dopo letti, mettere in doppia fila sulla libreria di casa. Ma per oggi ve li risparmio.

Oggi va così. Ma se avete letto anche voi qualcosa di cartaceo che vi è piaciuto durante questo strano periodo, scrivetelo nei commenti. I suggerimenti sono sempre ben accetti.

Qui non si butta via nulla.



giovedì 8 aprile 2021

-Gaia, questo dolce che hai fatto per la recente festività -benchè in cooperazione con "madreehh"- è bellissimo... nonchè una botta calorica di proporzioni stratosferiche. Bisogna fare una liposuzione dopo ogni fetta. Com'è composto?

-Pan di Spagna al cioccolato e cannella bagnato al succo d'arancia, crema di cioccolato con arancia e glassa di fondente.

-Credo che le Nazioni Unite, questa roba qui, l'abbia messa al bando come "arma di distruzione di massa"

-Dai, papà, è buono!

-Non usare quella parola. Noi siamo toscani, usa il termine civile: "babbo". Lo usa anche Darth Vader: "Luha, io sono i'tu babbo"

-Non credo dica così, sai?

-Fidati, ho sentito il doppiaggio originale, il "director's cut". Noi babbi siamo così: virtualmente indossiamo un casco nero, respiriamo a fatica e abbiamo il desiderio di asfissiare altri maschi usando la sola forza. Il sistema di fermare il cat calling: "Trovo insopportabile la tua mancanza di fede e il fatto che hai fischiato a mia figlia. Schiatta!"  

-Comunque, non abbiamo usato burro e siamo stati indietro di zucchero.

-Ma mentre lo assaggio, devo esprimere gioia e soddisfazione come fa la Katia Follesa nel programma sulle pasticcerie?

-No, devi fare il verso critico come Damiano Carrara. "Si sente la cannella, si sente bene l'arancia... " E poi dire "Buono, 5 stelle".

-Preferisco la Katia. E' bella, intelligente e tanto spiritosa.

-Ma Damiano è un gran figo!

-Gaia!!!

-Ehhhh, babbo, ho quasi 14 anni.

.....

-Babbo, non fare quella faccia, sono cresciut...

-NON DIRE MAI PIU' QUELLA PAROLA!

-Ma è così, sono grand...

-BAHBAHBAH, NON TI STO ASCOLTANDO! SE NON TI SENTO NON SUCCEDE!



Virus, vattene. Voglio tornare al bancone.




 

giovedì 1 aprile 2021

 Il sergente Hartmann di Novoli.

Ancora in zona arancione, decido di fare una passeggiata verso le Cascine.

In cuffia, "Ai ai ai ai where do we go now...."

Where do I go, dove sto andando? Tenendo bene la distanza da tutti quelli che incrocio e con le mie due mascherine indosso, arrivo all'Indiano e torno indietro dall'altra parte del Mugnone, passando vicino al centro ippico e poi dietro via Baracca.

Lì ci sono dei campi dello sport preferito dai maschi italici : la palla rotolante.

E mentre passeggio lì vicino, sotto al sole ormai primaverile, godendomi momenti di solitudine, gran rock in cuffia e paziente -parecchia- attesa del bonifico della cig e dell'antidoto al veleno, sento delle urla belluine provenire dai campi. Che quasi sovrasta la musica.

Vedo questo tipo, alto si e no 1 metro e mezzo e gonfio di muscoli che neanche Jason Stahtam. Lo ribattezzo, istintivamente, Mastro Lindo. Giusto per dare l'idea.

Premo il bottone per fermare la musica, e immediatamente mi arrivano, nelle orecchie, una serie di sacramentazioni che mi dicono che lì, ora, è stato definitivamente dichiarato finito il cristianesimo e aperta una nuova religione basata su un misto di satanismo, paganesimo e adorazione di Ctuhulu. E che è meglio non riportare.

"VOI DOVETE VENIRE IN ORARIO, CAPITO CA**O? DOVETE RISPETTARE L'ORARIO DI ALLENAMENTO! SE SI COMINCIA ALLE 4, VOI ALLE 3 E MEZZO SIETE QUI!! E ALLE 4 SI COMINCIA AD ALLENARSI! IVAN, MUSTAFA', CHE CA**O AVETE DA RIDERE? EH? NON C'E'UN CA**O DA RIDERE!!!"

Ivan e Mustafà, ovviamente due ragazzetti con i colori della pelle totalmente diversi, vengono ca**iati di brutto. E così tutti gli altri. In silenzio, sotto i riproveri di Mastro Lindo, i ragazzi si dispongono lungo la linea di fondo, si siedono, incrociano le gambe e alzano le mani in alto. Quando il mister ha finito di urlare prende il fischietto e al segnale i ragazzetti scattano in piedi e corrono dall'altra parte del campo.

Però, malgrado l'ira dell'allenatore, è bello tutto ciò. Cioè, non per i ragazzetti, ma per il mio ricordo. Mi riporta a quando ero io, di quell'età, a correre su e giù per il campo alla disperata ricerca di un pallone che non sapevo proprio trattare bene -non avevo ancora scoperto la mia "final destination", la vocazione a stare tra i pali- ma c'era comunque la passione dello stare in gruppo e del condividere l'amore per il gioco del calcio.

Finita la zona rossa, voglio ripassare di lì, per vedere se Ivan e Mustafà, che ormai ho ribattezzato Joker e Biancaneve, faranno ancora arrabbiare Mastro Lindo.

Forza ragazzi, non mollate. Credeteci. Sognate. Come sognavo io alla vostra età di avere un giorno il 10 di Antognoni, che compie gli anni oggi. E pazienza se sono rimasto a livello amatoriale. Avevo comunque la possibilità.

E non è poco.