lunedì 16 gennaio 2023

Quando cominciai a lavorare in albergo pensavo che, prima o poi, avrei potuto incontrare i cosidetti vip. Oggi sono molto più scafato e li considero persone come le altre, ma a quei tempi, giovane e immaturo, ero elettrizzato a questo possibile evento. Lei fu la mia prima "vip".

Sono passati 24 anni, quindi posso anche mettere il nome dell'albergo, un gran bel luogo dove lavorare: hotel Villa Carlotta, vicino a Porta Romana, Firenze sud. A parte due ex colleghe, è cambiata sia la gestione che l'hotel stesso, molto ristrutturato. All'epoca ci lavoravo una singola notte alla settimana, il lunedì, gli altri giorni ero in un'altra struttura. Quel lunedì del 1999 mi presentai quindi puntalissimo, come sempre, per iniziare il turno e il collega del pomeriggio mi informò: stanotte viene a dormire Gina Lollobrigida. Mi raccomando l'accoglienza adeguata, la gentilezza e, soprattutto, accompagnala in camera. Sei da solo, quindi le valigie devi portargliele tu. Quando viene a Firenze alloggia sempre da noi.

Così ebbi l'onore di fare il check-in alla grande attrice, che si dimostrò molto cordiale, molto truccata e molto chiacchierona, le piaceva parlare. In quel periodo era candidata per le elezioni europee, quindi girava il collegio del centro Italia per la campagna elettorale, e cominciò a dirmi tutte le fatiche di muoversi quà e là tutti i giorni. Il suo collaboratore se ne andò in camera per conto proprio, io chiusi a chiave l'ingresso e portai su le valigie, che non mi pesavano affatto. Riuscii a fare una battuta sul suo ruolo di Fata Turchina nell'epica serie su Pinocchio di Comencini, lei apparve molto colpita e ringraziò sentitamente. O forse recitava perchè chissà quante volte le avevano fatto complimenti sui suoi ruoli cinematografici. Ma comunque, in quel momento, volevo dirglielo.

In ogni caso, portati i bagagli, discesi al ricevimento per continuare il turno. La mattina si alzò presto e scese a pagare le due camere perchè, questo particolare lo ricordo bene, voleva saldare prima possibile e non pensarci più. Sempre truccatissima ma con quel bellissimo sorriso impresso. In quel momento arrivò anche la collega, e la grande diva ebbe modo di esprimere ancora la gentilezza e l'accoglienza del personale dell'albergo. Il che mi fece sentire veramente professionale, un vero portiere d'albergo.

Se quella era la sua intenzione, ci riuscì benissimo.

Addio, Fata Turchina.

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