domenica 20 agosto 2023

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Dilettanti

Noi portieri dobbiamo essere più bravi

Noi portieri dobbiamo prevedere il futuro.

In un turno mattutino, mi si presentano al check-in madre e figlio dalla nazione che sforna meravigliosi calciatori, sanguinosissimi colpi di stato e sconfitte per tentare la conquista di remote isolette atlantiche.

La signora: è così anziana che non mi stupirei avesse visto Pedro de Mendoza in persona alla fondazione di Buenos Aires.

Il figlio: probabilmente il mediano di spinta della nazionale di rugby argentina; due metri per un quintale di maschio barbuto, il quintuplo della signora, si piazza a fianco della stessa in efficiente obbedienza della mammina e comincia le pulizie primaverili. No, non volete sapere dove.

“Abbiamo una prenotazione per una camera a due letti”

Immagino che sia così, anche se non mi stupirei di trovare madre e figlio che vogliono dormire assieme nello stesso letto. In realtà a me, prenotazione alla mano, risulta proprio matrimoniale. Una chiarissima informazione errata; ecco perchè noi portieri dovremmo prevedere il futuro. Anche una sbirciatina, ogni tanto.

Faccio finta di niente, e comincio il tetris tra le camere in assegnazione per trovargliela con due letti separati. Peraltro la camera loro assegnata, prima di scoprire che sono madre e figlio, è matrimoniale effettiva, cioè con vero materasso matrimoniale, e perciò neanche divisibile. Quindi è ovvio che devono assolutamente averne un’altra. Fosse stata divisibile e ancora da pulire, potevo avvertire la cameriera per tempo.

Riferisco quindi, ai clienti, che devono attendere perché la camera non è ancora pronta. Ma sono uno che finge male, mi sgamano subito tutti. La signora capisce che sto effettuando strane manovre sulla lista arrivi (utilizzando strumenti pericolosissimi: gomme da cancellare e matita H1).

E parte un dialogo che ha del surreale:

"Io ho chiesto una camera con due letti"

"Stia tranquilla: l'avrà"

"Ho fatto una richiesta specifica, all'agenzia"

"La sua agenzia ha toppato, ma rimedio io, nessun problema"

"Siamo madre e figlio, non possiamo dormire nello stesso letto"

"Ognuno di voi avrà il suo letto, si fidi di me"

"Mi sono ben raccomandata all'agenzia"

"Ha la fortuna di aver trovato me"

Niente affatto convinta delle mie rassicurazioni -che neanche ascoltava- estrae dalla borsa un voucher e mi mostra, ben indicato con un ditino scheletrico, l'indicazione "twin" scritta sopra. A quel punto mi viene proprio spontaneo dirlo:

"Eh, certo, è scritto qui, ma noi abbiamo ricevuto questo, come potevamo saperlo?"

E la vecchia struldbrug argentina se ne viene fuori così:

"È il vostro lavoro, mica il mio"

Si signora. È il mio lavoro, mi trabajo, e quello degli altri portieri d'albergo di questo quadrante stellare: prevedere un'informazione scritta su un voucher presente dentro alla sua borsa.

Ovviamente ho rimediato al tutto. Trovata la camera giusta, avvertito la cameriera di farla a due letti e assegnata a mamma e figlio. Non ho ricevuto neanche un grazie.

ps. immagino che, se questa preziosa e fondamentale informazione non sia mai stata prevista -anzi, divinizzata- da altri colleghe/i degli alberghi dove madre e figlio andarono a dormire nel loro giro turistico su e giù per la penisola, avranno trovato un letto matrimoniale. Non voglio neanche pensare ai problemi che avranno creato al ricevimento. Colleghe/i, è colpa vostra: non avete fatto bene il vostro lavoro.

Divinizzate, ragazzi. Divinizzate.

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