Il gol del portiere della Lazio mi ha tristemente ricordato i miei vent'anni di onesto portierato di calcetto e mai che mi fosse capitata l'occasione, la gloria. 😑
Partita di campionato amatoriale aics a Cascine del Riccio, amena località poco fuori Firenze con boschi di mangrovie attorno ai campi di calcetto e temperature glaciali anche in piena estate.
Siamo in attacco. Sono appena due passi fuori dall'area.
Improvvisamente un rimpallo fa arrivare il pallone verso di me. Gli vado incontro, con decisione. Nessun attaccante avversario che mi si fa incontro, nessun compagno di squadra che si libera. Allora tento! Basta parare e basta, si carica il sinistro (al pallone sono mancino) e si prova la botta di collo pieno! Ora si va di cinismo, di ignoranza calcistica, di 150 km orari che sfondano la rete come in Holly e Benji. Roberto Carlos, non sei nessuno!
Bum! La palla sorvola la rete di protezione del campo.
L'arbitro fa entrare una seconda palla.
A fine partita vado a farmi prestare una torcia elettrica dal custode del campo (non c'erano ancora i cellulari) per cercare il pallone nel fosso accanto, in mezzo ai rospi gracidanti. 😑
Tanta stima ma anche ferocissima invidia nei confronti di Provedel.
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