sabato 26 ottobre 2024

In piena notte, qualcuno cerca di aprire la porta. Accorro e apro.

«Buonasera, mi scusi se la disturbo» (dice in inglese)

Il fatto che si scusi del disturbo me lo rende già simpatico. La buona educazione prima di tutto.

«Buonasera a lei, nessun disturbo»

«Non sono di qui, sono inglese. Ho bisogno di un’informazione: il navigatore mi dice che qui in zona c’è il “parcheggio gratuito”, ma non lo trovo»

Al di là del fatto che specifichi che è inglese, cosa che mi interessa relativamente perché fornisco lo stesso credito a chiunque se mostra la dovuta gentilezza, strabuzzo gli occhi alle sue parole. Free parking, parcheggio gratuito? In centro a Firenze? Glielo richiedo, forse ho capito male.

«Si si, parcheggio gratuito, me lo dava il navigatore»

Rimango veramente interdetto e comincio a pormi domande assurde su come sia possibile. Forse la nuova sindaca è improvvisamente impazzita e distrutto le porte telematiche della ztl? Ho attraversato un universo parallelo dove esistono parcheggi gratuiti in pieno centro? Il navigatore di costui è settato per il 1954, quando si parcheggiava pure sotto all’ingresso del Duomo e a Hill Valley cadevano fulmini sul municipio?

«Mi sembra molto strano, signore. Siamo nel centro di Firenze, non esistono parcheggi gratuiti. I pochi posti disponibili sono riservati a chi ci vive e ha un permesso apposito, rilasciato dal Comune»

«Beh, mia moglie è italiana»

«Di Firenze? Allora deve sapere come funziona…»

«No, non è di Firenze, ma italiana»

«Ehm… non è sufficiente per parcheggiare in centro. Bisogna viverci, che si sia italiani o no»

«Lei abita qui vicino, in via ********»

«Se abita qui, in centro, dovrebbe sapere come funziona. Bisogna farsi rilasciare il permesso dal Comune, per i residenti nel centro»

«E quindi…. Se non ho il permesso non posso lasciare l’auto qui?» Il qui è la piazza davanti all’albergo.

«A suo rischio e pericolo»

«Possono… farmi la multa? Non è la mia, è a noleggio»

Annuisco con aria greve. Che altro posso fare? Potrebbe anche essere la batmobile, la multa te la becchi, eccome.

Se ne va, sconsolato. Io richiudo.

Mi rimane il sospetto che mi abbia raccontato un sacco di balle; che costui sperasse veramente che un anonimo portiere notturno gli mostrasse la luce: il free parking.

Mi spiace ciccio, non arrivo a tanto; non ho questi immensi poteri.

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