In piena notte, qualcuno cerca di aprire la porta. Accorro e apro.
«Buonasera, mi scusi se la disturbo» (dice in inglese)
Il fatto che si scusi del disturbo me lo rende già
simpatico. La buona educazione prima di tutto.
«Buonasera a lei, nessun disturbo»
«Non sono di qui, sono inglese. Ho bisogno di
un’informazione: il navigatore mi dice che qui in zona c’è il “parcheggio
gratuito”, ma non lo trovo»
Al di là del fatto che specifichi che è inglese, cosa
che mi interessa relativamente perché fornisco lo stesso credito a chiunque se
mostra la dovuta gentilezza, strabuzzo gli occhi alle sue parole. Free parking,
parcheggio gratuito? In centro a Firenze? Glielo richiedo, forse ho capito
male.
«Si si, parcheggio gratuito, me lo dava il navigatore»
Rimango veramente interdetto e comincio a pormi
domande assurde su come sia possibile. Forse la nuova sindaca è improvvisamente
impazzita e distrutto le porte telematiche della ztl? Ho attraversato un
universo parallelo dove esistono parcheggi gratuiti in pieno centro? Il
navigatore di costui è settato per il 1954, quando si parcheggiava pure sotto
all’ingresso del Duomo e a Hill Valley cadevano fulmini sul municipio?
«Mi sembra molto strano, signore. Siamo nel centro di
Firenze, non esistono parcheggi gratuiti. I pochi posti disponibili sono
riservati a chi ci vive e ha un permesso apposito, rilasciato dal Comune»
«Beh, mia moglie è italiana»
«Di Firenze? Allora deve sapere come funziona…»
«No, non è di Firenze, ma italiana»
«Ehm… non è sufficiente per parcheggiare in centro.
Bisogna viverci, che si sia italiani o no»
«Lei abita qui vicino, in via ********»
«Se abita qui, in centro, dovrebbe sapere come
funziona. Bisogna farsi rilasciare il permesso dal Comune, per i residenti nel
centro»
«E quindi…. Se non ho il permesso non posso lasciare
l’auto qui?» Il qui è la piazza davanti all’albergo.
«A suo rischio e pericolo»
«Possono… farmi la multa? Non è la mia, è a noleggio»
Annuisco con aria greve. Che altro posso fare?
Potrebbe anche essere la batmobile, la multa te la becchi, eccome.
Se ne va, sconsolato. Io richiudo.
Mi rimane il sospetto che mi abbia raccontato un sacco
di balle; che costui sperasse veramente che un anonimo portiere notturno gli
mostrasse la luce: il free parking.
Mi spiace ciccio, non arrivo a tanto; non ho questi
immensi poteri.
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