Lee
Marvin.
Uguale,
spiccicato. Stesso muso allungato, stesse guance scavate. Sembra in
tutto e per tutto l'attore, preso pari pari da filmoni di guerra come
il Grande Uno Rosso e portato nella Firenze del 2015. Mi aspetto
quasi che entri anche il vecchio Duke.
Bella
espressione sorridente e serena, sia lui che la moglie, coppia
50enne.
Arrivano
per il check-in, e, come sempre in questi casi, gli chiedo i
passaporti per la registrazione.
Mi
dà la carta di credito.
Questi
clienti così svagati, con la testa perennemente tra le nuvole, sono
fantastici, e lo dico senza ironia. Sono i migliori, i più sereni. I
più rilassati.
Pazientemente,
con un bel sorrisone, gli spiego che la camera l'hanno già pagata in
fase di prenotazione, e non ho bisogno della carta di credito. Mi
devono solo dare i passaporti per la registrazione.
Apro
i documenti.
Adoro
la scritta che leggo sulla pagina accanto a quella dei dati. Dice
tutto sulla determinazione di un popolo, sulla loro volontà di
libertà ed indipendenza.
We,
the people.
Registro,
stampo la schedina, gliela faccio firmare e gli rendo i documenti.
Poi gli do' una piantina della città a cui fornisco le dovute
spiegazioni su dove ci troviamo e dove si trovano tutti i monumenti e
musei principali.
Mi
ascoltano adoranti. Non mi interrompono neanche un secondo, e li
tengo lì per un buon quarto d'ora. La maggior parte dei clienti non
ci sta, non ha questa pazienza. Mi interrompe in continuazione con
domande sciocche o banali tipo “avete il wifi” o “dov'è il
centro commerciale”. Loro no, loro ascoltano. Soprattutto dove si
trovano gli Uffizi. Come fare ad arrivarci.
Agli
americani, quando sono così, perdono tutto. Pure l'adesione al GOP e
l'aver eletto, anche se una sola volta, mr. Cespuglio.
Salgono
in camera e ne escono dopo 10 minuti per andare agli Uffizi, ma non
fanno a tempo ad uscire che mi richiedono la chiave.
Lei
gli dice: -The sweater is in my bag, inside-
E
lui schizza su per le scale per andare a prendergli il golfino.
La
signora mi guarda sorridente: -So many years and he's always so kind
to me, i feel like a queen-
E
quando lui scende, lei lo bacia ed escono, mano nella mano.
We,
the people. Ma per qualcuno vale ancora il God save the Queen.
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