venerdì 8 luglio 2016

I barbari che passano il Reno per saccheggiare e spadroneggire nell'impero romano 

I lanzichenecchi che mettono a sacco Roma

Il soldato della Wermacht col suo kark98 che si appresta a fucilare il partigiano

Il turista grassone con sandalo e calzino che si lamenta degli italiani che "mancia spachetti suona mandolinen!"

E poi l'ordine, la meticolosità, il rigore... no, non quello dagli 11 metri, ma quello inteso come ... si, vabbè, vi gira le scatole per l'eliminazone dagli europei. Lo capisco, per carità. Andiamo avanti, ok?

Quanti altri stereotipi si possono estrarre, dalla figura dei tedeschi?

Eppure...
 

 

Turno di notte.

Il turno di notte, in albergo, funziona così:

-Sei portiere di notte. Vivi di notte. Hai la pelle più bianca del latte appena munto, sei così bianco che se Nosferatu od un qualsiasi Tremere passa e ti vede, ti offre il collo perchè "Diamine, bevi un pò, o muori", sei così pallido che le vitamine B12 ti indicano come "quello, è colui che ci odia!" Ma hai dei vantaggi. In particolare, se un qualsiasi cliente scende a chiederti informazioni su tour o visite della città, o chiamano da [sito web], od altre richieste, li puoi rimbalzare che "after eight". A tutti. Indistintamente. Non hai necessità di sapere molte altre lingue straniere, al di fuori di un'infarintura di quella dei brexisti. Non è fondamentale saper inserire prenotazioni, fare caparre, smistare la posta elettronica... è lavoro di giorno. Tu fai le chiusure, ti chiudi dentro a chiave, puoi fare occasionali check-in/check-out, portare un paio di cuscini.... stop. Fine. Chiuso. Il resto è after eight. Perchè, semplicemente, non è solo che non lo sai fare. Gli uffici aprono alle 8, mica stanno aperti alle 3 di notte. Perciò chieda a chi è di giorno: after eight, appunto. Ad un collega li regalammo anche, gli after eight.

Ed in particolare, dopo le 10 il bar è chiuso. Non si serve più nessuno. Andate a nanna e non stracciate i maroni.

Ed il divano è la tua terra, la tua dimora, il tuo regno.

-Sei turnante. Allora è finita. Sei morto. Sei un uomo finito, distrutto, destinato al patibolo. Patetico tentativo di notturno, tu hai un grave, profondo, inenarrabile difetto: sai lavorare di giorno. Conosci le dinamiche dei turni M e P (od A e B, se preferite), quindi sai come si inseriscono le prenotazioni, come scrivere offerte, fare addebiti e caparre.... e te lo fanno fare, chiaro. Ed allora lavori, lavori, lavori.... e lasci perdere tv o riposare, anche solo una mezz'oretta, sul divano. Perchè i colleghi contano su di te, sul tuo aiuto e supporto, e niente fa più piacere di una posta elettronica pulita, quando si entra in turno di giorno.

E poi c'è il bar.
 
Io non sono il tipo che dice, improrogabilmente, no. C'è un bar, c'è la possibilità di fare fatturato... si vende, ovvio. Chiaramente, la precedenza va al bancone. Se ci sono check-in, si fanno prima quelli. Se mi chiedono informazioni, dò le informazioni. Se devo dare i cuscini, chiudo a chiave e corro su a dare i cuscini. Se mi chiamano per richiesta informazioni, fosse anche da [sito web] allora dò le in... no, ok, quelli di [sito web] si beccano il vaff...ehm... l'after eight. Ma a parte questo, il bar io lo faccio.
 
E' chiaro che per i cocktail la risposta è no. Non sono un barman esperto. Tutto quel che posso fare è stapppare bottiglie e fare caffè. Per il mio mondo piccolo, direi che è un gran successo. Ma per fortuna, i clienti, alla fin fine, se lo fanno bastare.
 
Il problema è dopo, quando c'è da rimettere a posto.
 
Ora, lo ammetto, spesso non lo faccio. Lascio tutto sparso sui tavolini, rimabalzando il problema ai ragazzi delle colazioni (perchè durante il giorno la sala bar viene usata per le colazioni), ma se ci sono tanti clienti, qualcosa devi fare. Non puoi, davvero, lasciare tutto in disordine. Perciò, verso le 3-4 di notte, ti alzi dal pc e ti dai da fare.
 
Quindi
 
Turno di notte
 
Gruppone di tedeschi sui 50-60 anni che parla solo la lingua di Goethe, fattore che già di per sè è particolarmente strano. Che urlano e ridono in maniera piuttosto sguaiata, ed anche lì la cosa è piuttosto curiosa, visto che di solito la lingua che si sente eccheggiare dal bar la sera è quasi sempre lo spagnolo
 
ma
 
dopo che sono risaliti in camera, verso l'una, mi avvio a spostare bicchieri e bottiglie dai tavolini e ripulire, anche un minimo
 
invece no
 
sul bancone del bar
 
bicchieri disposti già nei vassoi, pronti per essere portati in lavastoglie
 
bottiglie pronte per il viggio verso la campana del vetro
 
bicchiere di plastica con dentro i tappi delle bottiglie
 
e le sedie disposte ai tavolini in perfetto, teutonico ordine, là dove, con gli iberici, li trovi sparsi ovunque. Che se prendessi le misure, ogni sedia sarebbe a precisi 3,50 cm dalle gambe del tavolo
 
Dire quel che vi pare, ma i tedeschi, in queste cose, sono unici. Meravigliosamente e totalitariamente unici.
 
Vielen dank. Non credo ci sia altro da dire

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