In questo periodo triste, dove la paura per la nuova variante monta e in tanti si rinchiudono in casa piuttosto che viaggiare e soggiornare negli alberghi, mi piace pensare alla coppia di un mese fa. Carini e gentili, lui scende e pone tal domanda: voglio chiedere la mano della mia ragazza. Mi potete aiutare?
La mia collega -la dolce Georgie- è spiazzata. Siamo già a pomeriggio inoltrato. Ce lo avesse chiesto la mattina, potevamo farcela, certo. Contattavamo il ristorante in cui vuole dichiararsi la sera stessa, che avrebbe contattato la pasticceria con cui lavora, di preparare un dolce con scritto "vuoi sposarmi" nella tua lingua. E lo avrebbe presentato al tavolo. Ma ora è tardi. E lui appare disperato. Ma lavoro con colleghe piene di risorse e inventiva. Stampa un foglio molto carino con tanti arzigogoli e un bel carattere -no, non il comic sans- della fatidica domanda e che verrà "allegato" al dolce di fine cena. Lui appare soddisfatto, fa comunque il suo effetto, anche se non è una scritta alla crema su glassa al cioccolato.
Qualche giorno dopo entro in turno di notte e trovo il questionario di gradimento compilato.
E niente, non si scoglie il cuore anche a voi?
Tanta felicità, ragazzi, tantissima felicità. E un 2022 migliore.
Ce lo meritiamo tutti.