mercoledì 20 luglio 2022

Sono sempre più convinto che noi italiani manchiamo totalmente di empatia. Di comprensione. Di supporto. E pazienza se poi ciò danneggia soprattutto sè stessi.

Due 17enni si recano, un tardo pomeriggio, a chiedere informazioni in un locale del centro. Il babbo di una di loro ha letto, attaccato alla vetrina, un cartello sulla ricerca di personale. Piuttosto che telefonare o mandare una mail, indicati sul cartello, le ragazze decidono di recarsi personalmente.

Vengono accolte da una donna che, dopo averle squadrate da capo a piedi manco fossero merci del mercato degli schiavi nell'Alabama dell'ottocento, esordisce con "guardate che qui si lavora, non ci si gira i pollici e non ci sono ferie"

Le due ragazze rimangono ammutolite. Se sono venute lì a chiedere informazioni su un posto di lavoro in un giorno di Luglio talmente caldo che neanche il Canto XIV dell'Inferno, sanno bene che ci sarebbe da lavorare per il resto dell'estate. Perchè questa cosa di partire in quarta in modo così duro?

Le tipa chiede la loro età, di dove sono e se stanno studiando; le due rispondono che hanno 17 anni, sono di Firenze e si, sono studentesse e stanno cercando qualcosa da fare prima del ritorno alle superiori.

Questo è tutto il colloquio. Estremamente informale. la tipa gli dice che se loro sono interessate, non dovrebbero fare altro che presentarsi il giorno dopo. Nient'altro. Neanche mostrare le mansioni, come è strutturato il locale, dove si trovano oggetti importanti come posate, tovaglie... niente di niente; magari chiedere, che so, se le due hanno esperienze precedenti -risposta affermativa, benchè brevi- e in particolare i loro nomi. Neanche gli ha chiesto come si chiamano.

Superfluo aggiungere che le due 17enni, particolarmente deluse, hanno lasciato perdere e deciso che passeranno il resto dell'estate a rilassarsi e accontentarsi della paghetta dei genitori, che ovviamente le supportano a pieno.

E tanto peggio per gli altri.

1 commento:

  1. Mentecatti stile '800 a parte, il mercato del lavoro a Firenze e' particolarmente arduo.
    vedremo...ho paura che qui tra un po' inizierà a scarseggiare la mano d'opera

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