Abbiamo avuto, come cliente, una signora francese di quasi 80 anni. Ha soggiornato in albergo quasi due settimane.
È una signora decisamente attiva, che si mantiene in
forma camminando. Una sera rientrò quasi a mezzanotte affermando che era stata
al Maggio musicale -davano Bach- e si era fatta sia l’andata che il ritorno a
piedi. Dato che l’albergo dove lavoro è quasi in Santa Croce, sono due
chilometri e mezzo. Non paga, ridiscese poco dopo, dalla camera, per un’ulteriore
passeggiata.
Ogni volta che rientrava si metteva a parlare. Con
tutti, e i colleghi del giorno non sono sempre predisposti alla chiacchiera.
Per me è diverso, io lavoro quando tutti dormono, quindi posso prendermela
comoda e parlare un po'. La signora, peraltro, si ostinava a voler parlare
italiano con risultati buffi. Chiamava il riscaldamento “califazione”
-evidentemente ha studiato anche lo spagnolo- o parole francesi totalmente
italianizzate.
Ha volte aveva pretese un po' strambe: per Pasqua
voleva fare colazione prima delle 7 per essere in prima fila, dentro al Duomo,
a vedere la colombina che va ad appiccare il fuoco al “Brindellone”, il carro
che scoppia. Solo che pretendeva che l’accompagnassi su a prendersi le sue
cibarie. Ovviamente non potevo, sia perché non posso lasciare il bancone sia perché
la caffetteria è solo per il personale. Così chiamai la ragazza che era d’apertura
per riferirgli delle necessità della signora francese. La ragazza avrà
indubbiamente alzato gli occhi al cielo, poi ha preparato e il facchino le ha
portato giù la sua colazione: una bella zuppiera di frutta, che la signora ha
consumato al bar.
Un paio di giorni prima della sua partenza, sapendo
che non sarei stato in turno perché ero di riposo, la signora prima risalì in
camera, poi ne discese con dei regali: un cappellino modello “basco” e un
gilet. Non sono tipo che indossa questo genere di oggetti, ma lei ci teneva molto,
quindi ho preso il gilet. Mi ci sono fatto la foto dopo il turno, negli
spogliatoi, prima di cambiarmi e andare a casa, mi sentivo molto Guy Pierce in L.A. Confidential, solo senza fondina ascellare In effetti potrebbe essere
comodo e caldo, in inverno. E poi non è male vestirsi eleganti, ogni tanto.
Scusate se nella foto sono serioso, di solito non lo sono affatto.
Al cambio turno, i colleghi mi hanno detto che, molto
probabilmente, quel che ha voluto regalarci sono cose del suo marito, defunto
da tempo. Sarà così? Non lo so, ma sono oggetti. Ma mi piace continuare a
pensare che li abbia comprati apposta per noi del ricevimento.
Comunque il basco è ancora qui.
Però è sempre bello, avere questa clientela, che non i
soliti “I wanna a biggerroom!”
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