In fin dei conti, non sono tante le
cose che desidero dalla vita.
Ad esempio: mi piacerebbe che le mie
figlie guardassero i miei dvd su una ragazza nippo-aliena volante in
bikini tigrato. Oppure ragazze giapponesi che manovrano carri armati.
Oppure ragazze giapponesi esperte di arti marziali. A pensarci bene
tutti i miei dvd riguardano ragazze giapponesi. Ma non è così. Le
mie figlie si ostinano a guardare giuseppa maiala; o roberto spugna;
o dei cavalli parlanti. Vabbè, accontentiamoci. In fondo con la
Camilla sono riuscito ad andare direttamente dalle bambole a Stone
Age ed Agricola senza passare dal monopoli. Il che, in fondo, è un
bel risultato, ad 8 anni.
Ma questi sono fatti marginali,
rispetto a quando avviene ciò che veramente non mi piace: quando mi
prendono per il portiere onniscente. Per colui che sa tutto.
Pomeriggio, turno anche abbastanza
tranquillo (in realtà affatto). Due arrivi:
1-madre e figlia finlandesi. La signora
si presenta come “Sara Maria” (inventato, ovviamente).
Signora, ha veramente prenotato a nome
“Sara Maria”?
Si, ribatte lei convintissima.
Ovviamente non c'è nessuna
prenotazione a nome “Sara Maria”. La signora ha prenotato con il
cognome, ed è ovvio che non posso sapere chi sia costei, se mi dice
solo il nome di battesimo.
Provo a chiedergli il cognome, ma lei
ribatte convinta, nel suo sorriso mentre accarezza la bimba: Sara
Maria.
Normalmente, quando non trovo subito la
prenotazione di un cliente, questi va subito nel panico assoluto:
oddio, non c'è la camera, dovrò dormire in mezzo alla strada!
Aiuto! Questa signora invece no. Tranquillissima, sicura di sé: ha
prenotato e la camera c'è. E' vero, ma lei ha prenotato con un
cognome, non come “Sara Maria”. No, io ho prenotato come Sara
Maria. E mi sorride serena: tu sei un portiere, tu sai tutto.
Sono appena le 4 del pomeriggio, ho
ancora una caterva di arrivi, e guarda caso, ben 4 finlandesi. Un
paese così poco popolato rispetto al resto del mondo ed un monte di
gente che viene tutta qui: Dai raga, molliamo 'ste renne ed andiamo a
trovare il marce, ma per non farci perculare con i nostri cognomi
tipo Kakkula o Lekkonen, gli diciamo solo il nome, tanto lui sa
tutto. Magnifico. Mi sembra quella vecchia barzelletta:
-come si chiamano gli abitanti della
Finlandia?
-Finlandesi.
-I nomi, voglio i nomi!
Come la trovo la prenotazione di
costei? Nell'unico modo possibile: gli chiedo i passaporti. Ecco il
cognome ed ecco qui la prenotazione, trovata subito.
Non le dico niente; faccio la copia dei
documenti, gli do chiave, codice wifi, mappa ed arrivederci. Lei e la
figlia salutano sorridenti. Convinte che basti il nome di battesimo.
Caro collega del prossimo albergo dove alloggerà la signora: keep
calm and ask the passaports. Non aspettarti che dica le cose nel modo
giusto.
2-americani, coppia giovane.
Sorridente.
“Reservation name xxx”
Non trovo la prenotazione.
Costoro vanno nel panico. Si guardano
spaventatissimi, manco stessero ascoltando Orson Welles che alla
radio dà la notizia dell'arrivo degli alieni. “We booked, we
really booked!” Non lo metto in dubbio, ragazzi miei, ma non è che
avete prenotato sotto un altro nome? Nonono! We are 100% sure, we
booked under name xxx.
Posso avere i vostri passaporti, per
favore?
Lui cognome xxx, lei cognome yyy.
Prenotazione sotto cognome yyy.
Faccia rilassata, lui guarda lei: So...
you booked!
E lei: i didn't know.
3-Ore 21, dai che manca poco ad andare
a casa. Ma ecco che entra una signora bionda, elegante, distinta. Gli
manca solo la parola. Purtroppo. Forse dovrei provare a fare come
quello scultore: una martellata sulle ginocchia: “Perchè non
parli?” Perchè non spiccica neanche una parola d'inglese. Perciò
mi fa segno di attendere, fruga frenetica in borsa ed estrae un
foglio booking. Ed indica quello che presumo sia nome e cognome.
Presumo, perchè è in cirillico.
Sono letteralmente allibito, questa
pensa veramente che io parli e legga il russo.
Ok, io ho dei colleghi che hanno questa
abilità, ed anche ad un discreto livello, ma tu, cliente putina (nel
senso del tuo presidente, ovvio) entri sicura che qualsiasi
dipendente alberghiero della penisola conosca la tua lingua?
A quanto pare è proprio così, perchè
indica imperterrita tutto il foglio, ed è tutto cirillico. Per
costei la cortina di ferro andava dalla Sicilia al Belgio. Mi spiace
signora, ma il fronte popolare perse le elezioni nel '48. Le vinse la
dc. Concordo con lei che era meglio un po' di sano e rigido comunismo
con truppe d'occupazione russe e studio obbligato di questa lingua a
tutti gli italiani, ma non è andata così. Siamo stati sotto la Nato
e gli americani, ed a loro che si conoscesse l'inglese non è mai
interessato. Gli bastava che avessimo la coca cola, il mac donald e
qualche aereo civile da prendere di mira di tanto in tanto (sigh).
Ma fortunatamente per lei (e per me)
essendo le 21 non mancano tanti arrivi. Per l'appunto ce n'è solo
uno con cognome più o meno russofono, e poi, al solito, mi faccio
dare i passaporti (perchè nel frattempo è spuntato il marito, ed
anche costui non va al di là della lingua madre).
Però non c'è verso, non si scappa.
Noi portieri dobbiamo sapere tutto. Per forza.
Nessun commento:
Posta un commento