Alcuni
mesi fa venne in albergo una coppietta italiana.
Gentili,
carini... tutto ok tranne per un piccolo particolare: lei aveva 17
anni e 9 mesi.
E,
chiaramente, non erano parenti.
Quando
vengono minorenni in albergo, occorre che A) siano accompagnati dai
genitori o B) che abbiano l'autorizzazione dei genitori.
Quella
volta lasciai correre. Non dovrei dirlo, feci una cosa irregolare, ma
comunque dubito fosse una fuga e/o rapimento. Glielo dissi, e mi
assicurarono che comunque non avevano in programma altri viaggi prima
dei suoi 18 anni. A tal proposito, adesso lo è. Tanti auguri. Poi
erano bolognesi, ed io adoro i bolognesi (un fiorentino che ama
Bologna è molto irregolare, lo capisco, è come un israeliano che va
pazzo per la Germania, ma può capitare, no?)
Ma
un paio di settimane fa, nell'albergo di mia moglie, arriva una
coppia giovane. Lui 18enne, lei...15enne.
Ci
sarebbe da chiedersi quale madre o parente prossimo lascia che una
15enne vada in vacanza con il fidanzatino, e gli paghi pure il
soggiorno. Ma la procedura è semplice: occorre l'autorizzazione dei
genitori. La collega di mia moglie, Cecile, intima ai ragazzi di
avere questo documento, così la ragazza si attacca al telefono e
chiama la madre affinchè invii questa preziosa autorizzazione
corredata di fotocopia del documento.
Intendiamoci,
è comunque un palliativo. In teoria non dovremmo accettarli, questi
ragazzini. Se gli succede qualcosa, noi siamo i responsabili... Ma
comunque lei è con un maggiorenne. La madre ne è consapevole e dà
il consenso. Tanto basta. I due lasciano i bagagli e vanno a giro per
la città.
Alle
15 entra in turno mia moglie. Mentre si danno le consegne, arriva una
telefonata.
“Hotel
xxxxx, buonasera, sono Sara”
“Ciao,
so' 'a ragazza de prima”
….
“Eh?”
“Si,
so' Federiga. Che mi' madre a mannato er documento?”
Non
ci vuole molto alla Sara per capire chi è che sta parlando.
“Si,
tutto ok signorina, sua madre ha mandato il documento e la
dichiarazione”
“Allora
sto tranquilla? Che posso tornà?”
“Certamente,
può alloggiare da noi”
“Ah,
bene. Grazie amo'. Se vedemo dopo” e riattacca.
E
la Sara rimane lì, come un'allocca con la cornetta in mano e pensa:
ma
amo' lo dici a tua sorella!
I
due ragazzini staranno alloggiati per due giorni, praticamente senza
uscire di camera. La cameriera dovrà fare le poste fuori nel
corridoio, per infilarsi dentro una volta che costoro escono al fine
di riordinare e riassettare. A fine soggiorno, alle 12.15, non sono
ancora scesi. Mia moglie, che è in turno di mattina, li chiama in
camera.
Voce
maschile, cavernosa, appena svegliata.-
-Pronto...-
-Buongiorno,
qui è il ricevimento. Le volevo ricordare che il check-out è a
mezzogiorno, e voi siete ancora in camera.
-Ah...
nun lo sapevo... me credevo che er check-in era alle 12 e 'a partenza
alle 14-
La
Sara è stata seriamente tentata di inviargli in camera il prossimo
arrivo, per un paio d'ore di intimità a 4.
Genitori,
prima dei 25, i figli, teneteli chiusi nelle loro camerette. A
chiave.
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