venerdì 17 luglio 2015

Lavorare alla portineria di un albergo in pieno centro, a Firenze, comporta richieste che, c'è poco da fare, non possono proprio essere soddisfatte. Il punto è: o bene bene o male male. O il cliente è un turista rilassato che accetta le difficoltà di viaggiare in un paese estero pur di godersi la gita e le meraviglie del Botticelli, od un nevrotico che mette a dura prova la propria pazienza. E ci tocca fare buon viso a cattivo gioco, quando si avrebbe una gran voglia si estrarre un phaser, settarlo a massima potenza ed interpretare il cattivissimo klingon di turno.


Due episodi capitati a Diego, collega dalla mente brillante e pazienza che rasenta quella di tata Lucia.


1.gruppo sudcoreano. Il capogruppo, come è giusto che sia, parla inglese. Il resto della combriccola, ovviamente, solo la loro lingua. Si presentano tutti quanti sono al bancone per chiedere come far funzionare il wifi sui loro apparecchi, con il capogruppo a fare da interprete.

Diego, ovviamente, si trova in difficoltà, perchè gli apparecchi hanno i caratteri dell'alfabeto hangul, e chiaramente non ha la più pallida idea di come fare a settargli quel benedetto wifi. Ed alla sua richiesta di mettergli almeno l'inglese, il capogruppo se ne esce con questa strabiliante domanda:

-Eh, ma lei lavora in albergo, non le conosce le lingue?-

Ce la vedo l'espressione di Diego che diventa uguale a quella di un ispettore di Scotland Yard davanti all'ennesima vittima di Jack. Ma ti pare che le parli e le scriva tutte? Ma secondo te conosco proprio il coreano? Se proprio dobbiamo imparare una lingua asiatica studieremmo il cinese, che è un colosso ben maggiore di voi.

E non oso pensare come avrebbe reagito con me, che parlo la lingua di quelli che li hanno brutalmente assoggettati fino al '45.


2.Israeliana. Ed ho detto tutto.

Signora altolocata, nel senso che è in alto sulla torre insieme al mostro di Milwakee, e chiunque butterebbe di sotto lei e salverebbe il mostro. A confronto un tipo amabile con problemi trascurabili.

La signora è con la figlia, ha la prenotazione di una camera doppia per una serie di notti. E dimostra una discreta loquacità, riversando su Diego un ininterrotto fiume di parole sulle sue “difficoltà” a viaggiare su e giù per la penisola. In pratica le due tipe erano salite sul treno senza prenotare, e sbraitando, avevano convinto il controllore a non applicarle nessun biglietto ma solo una penale di 8 €.

Quando Diego me lo riferì, strabuzzai gli occhi neanche dopo aver visto certi rigori inesistenti. Alla fine, ridendo, concordammo sul fatto che il controllore fosse stato brutalmente cazziato dai superiori per aver praticamente regalato a delle imbucate un viaggio gratis sulla tratta Milano-Firenze. Ma il peggio doveva ancora arrivare.

Le clienti, dopo il check-in, salgono in camera e, chiaramente, ne scendono subito. La signora comincia ad elencare le sue strabilianti richieste contandole con le dita della mano:

-free upgrade (passare da una standard che avevano prenotato ad una superiore. E senza pagare il necessario supplemento. Ovviamente con vista sul Duomo);

-bottiglia di vino offerta.

-prenotazione ai musei offerta.

-alla partenza, transfert per la stazione offerto.

Più qualche altra mezza dozzina di cose, ovviamente sempre e solo offerte.

Roba da mostrarle uno solo, dei diti della mano.

Diego non è uno che si fa mettere sotto così, tanto facilmente. Anzi. E' un tipo duro, ex carabiniere. E non di quelli delle barzellette. Mostra la faccia da tutore dell'ordine. Si oppone, com'è giusto che sia, a tutto.

Le due tipe cominciano una peregrinazione all'interno della struttura per visitare tutte le camere che il mio collega ritiene sia giusto abbiano con la loro prenotazione, cioè camere standard. Visitandole praticamente tutte. Gli va anche incontro con alcune più carine e tranquille, ma ovviamente non c'è niente da fare, non gliene aggrada una che sia una. Alla fine si decidono a stare almeno in una, per quella notte, salvo partire il giorno dopo. E pretendere di pagare solo quella notte, alla faccia delle penali per tardiva cancellazione.

Ripeto: un phaser, ecco cosa ci vuole. E non per stordire.


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