venerdì 14 agosto 2015

Non prendetemi per pazzo, ma le persone, e mi riferisco anche e soprattutto a noi italiani, rispettano la legge molto più spesso di quanto uno non creda.

Ok, forse non riguarda il fattore parcheggio e mobilità urbana (soprattutto per quel che riguarda la zona Statuto, attualmente infestata dal morbo tranviatico), anche se poi, può sembrare incredibile ma è proprio così, non tutti parcheggiano in doppia fila o sulle strisce pedonali. La maggioranza si danna a cercare un posto regolare, raro come un tifoso di colei-che-non-deve-essere-nominata che ammette di aver vinto meno di 30 scudetti.

Oppure va nel parcheggi pubblici.

E paga.

E non fa troppe storie.

Non mi capita molto spesso di avere problemi con persone che tentano di passarmi avanti in fila. Anzi, più di una volta mi è stato detto “c'era prima lei”. O di trovare chi non rispetta le rotonde. O non fare il biglietto sull'autobus. Tutti quelli che conosco pagano le tasse (almeno, così dicono, ma trattandosi di lavoratori dipendenti, hanno le trattenute fisse in busta), e nessuno dei miei amici o conoscenti ha la passione smodata per girare in piena notte con bombolette spray per creare scritte dementi su muri che non sono quelli del loro condominio.

Quelli che non seguono le regole, alla fin fine, sono una minoranza. Anche esigua, in certi casi. Come in albergo. Perchè il vantaggio dell'albergo in zona turistica è che chi viene qui viaggia, appunto, per turismo, e quindi parte già rilassato. Ma una minoranza, per quanto in percentuali da partito centrista, può essere così incredibilmente fastidiosa che ti fa scordare la maggioranza lawful good, e si vorrebbe saltare il bancone per un'accurata e dolorosissima analisi fisico-corporea da unità 731.

Le regole dell'albergo sono semplici e concise: a parte il non distruggere gli elementi che compongono la camera affittata, in particolare tv, letti e sanitari, o macchiare i muri della stessa (come hanno fatto altri strunz recentemente, ed Ettore ha dovuto ritinteggiare buttando giù svariati canti del Paradiso), tutto il resto si riduce nel rispetto degli orari: colazioni, check-in e, soprattutto, check-out.

La camera deve essere lasciata per l'orario stabilito, che può andare dalle 10 alle 12 a seconda della struttura. Avendo un apposito stanzino, si possono lasciare i bagagli, e tornare a prenderli in pomeriggio inoltrato. E la maggioranza segue questo orario.

Con le maledettissime, odiosissime, bastardissime, eccezioni.

La persona che non voleva seguire le regole si manifesta in forma di squallida connazionale 60enne acida con camminata e postura alla Andreotti. Ma con il carattere del Fuhrer dentro al bunker.

Un essere informe che già dalle prima battute scambiate ti fa credere che venga da un pianeta alieno, perchè trovi incredibile che possa esistere una persona così ignobile ed irrispettosa delle regole e del mondo che la circonda. A parte un evasore fiscale greco, ovviamente.

Questo schifo di elemento umano, oltre ad aver creato una quantità industriale di problemi in fase di prenotazione e pagamento ben prima di, aimè, recarsi qui, becca il sottoscritto il giorno prima della partenza, che ha la malaugurata sfortuna di chiedergli la conferma del check-out per l'indomani.

E la brillante risposta dà luogo allo scambio di battute che andrebbe scolpito nel marmo come esempio del raro, ma esistente, cliente stronzo e fdp:

essere -Si, lasciamo la camera alle 18-

portiere -Ehm.... signora, ma la camera va lasciata alle 12-

essere -No! Noi lasciamo la camera alle 18!-

portiere -Ma signora, se lascia la camera a quell'ora me la deve pagare-

essere -Ma io non le pago proprio niente!-

portiere -Ma io non ho le cameriere a rifare la camera alle 18-

essere -Si arrangi! Ma che me ne importa a me dei suoi problemi! Ma guarda te questo!-

..

..

..

E' estremamente difficile per me esprimere l'odio di cui venni pervaso in quel momento, nell'udire quelle parole, quelle frasi assurde e così dannatamente e volutamente irrispettose del nostro lavoro, colme di menefreghismo verso il mondo a lei esterno. Immaginate un ebreo davanti ad una SS, uno di colore di fronte ad un seguace della Confederazione, un bejioriano vs. un cardassiano, un Viola che vede strisce verticali, un curdo che vede avvicinarsi delle bandiere nere, Harry che combatte Voldemort... non siamo neanche ad un quinto dell'odio che provai in quell'istante.

Smisi di parlarci. Per me un coso del genere non è degno di considerazione. Le amebe cerebrali devono schiattare all'istante, e questa strunz, con mio profondo disappunto, si ostinava a respirare. Mi misi a parlare con due signore argentine che chiedevano informazioni che avrebbero richiesto almeno 40 minuti del mio tempo, gli orari per le 5 terre, e che non sarebbero serviti perchè alla fine non ci sarebbero andate (ci vuole 3 ore per andare in treno da Firenze a Vernazza o Monterosso, con minimo un cambio, ed un tour in bus costa 80 € a persona; rinunciarono) ma che in quell'istante divennero, e furono, i 40 minuti meglio spesi del mio lavoro. La pazientissima collega We Are The Champions Cinzia (c'è un perchè) intervenne e si prodigò a parlarci, e sembrò convincerla della motivazione: le regole dell'albergo sono semplici e chiare: la camera va lasciata alle 12. I bagagli si possono depositare giù fino alle 18. Anche le 19. Anche quanto ti pare a te, basta che ci lasci la camera alle 12, così la puliamo e la rivendiamo. Perchè è il nostro lavoro, vendere camere. Non essere i tuoi servi od i soggetti delle tue frustrazioni. Per non parlare di chi ha il check-in e vorrebbe prendere possesso della camera quantomeno alle 14.

Ci immaginammo che avesse compreso.

Che illusi.

Il giorno dopo, a parte l'aver stracciato i maroni su altre questioni, lasciò la camera e portò giù i bagagli.

Ma mentre vado a timbrare l'uscita, dopo un massacrante 7-15, sento benissimo dirle al cellulare queste clamorose, pazzesche parole:

-Si, siamo nella hall, ci hanno buttato fuori dalla camera-

Non posso aggiungere altro. Non devo aggiungere altro. Non voglio aggiungere altro.

Spero che Pio VI non me ne voglia per la citazione, ma in quel momento accostavo la cliente a quel che dice Fra Bastiano prima che il boia gli tagli la testa.

Ed in quel momento il mio più ardente desiderio era vestire i panni del boia.

Muori, str****!


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