Stesso albergo, 2014.
Un monte di tempo fa.
Tutti i dialoghi sono ritradotti in italiano
1. In inglese. Coppia mediorientale giovane con bimba piccola. La signora scende al ricevimento ponendomi la seguente domanda:
-Posso avere gli orari del treno per Pisa? O per Venezia?-
-Certamente signora. Quale preferisce?-
Lei agita la mano, con noia.
-Oh, non ha importanza. Una qualsiasi andrà bene-
Pisani, veneziani: siete stati equiparati.
Foppeddivvelo.
Ps. Sono andati a Pisa. Costava meno.
2. In inlgese. Cliente indiano, chiede di vedere il meteo di tutta Italia.
Lo schermo del pc mostra i simboli del meteo sull’intera penisola.
-Questa cos’è? Cipro?-
-No, è la Sardegna-
-Oh, ed è Italia?-
-Ehhh. si-
Cari amici sardi, vi tocca.
3.Minivan parcheggia davanti all’albergo.
Ne scende un ragazzo che scarica e porta nella hall 4 valigie.
Camicia bianca aperta sul petto ed arrotolata alle maniche.
Barba.
Occhiali da sole.
-Ciao, buongiorno, c’ho le valigie per i clienti xxx-
-Ottimo, me le lasci qui nella hall e ci penso io-
-I clienti sono a fa’ un tour, arrivano più tardi. Ora vo a piglià de’clienti all’hotel xxxx-
Mi guarda, poi controlla l’orologio, rialza lo sguardo su di me e fa:
-Poi ho finito, e si va a fiha-
Non attendevo di sapere altro, dalla vita.
4.Cliente americana di mezz’età.
Rientra in albergo a prendersi i bagagli ed andare alla stazione, per la prossima tappa del viaggio.
Mi chiede un bicchiere d’acqua al bar.
Mentre sta per berlo, nell’italiano particolarmente accentato degli americani, mi fa:
-Grazie, sei caldo-
E mi piace pensare che non abbia sbagliato verbo, ma aggettivo.
5.Cliente italiana.
Check-in, piantina della città, chiave della camera e codice wifi.
E la ragazza me lo rende esclamando:
-Ah, no, questo proprio non mi interessa. Se volevo stare al computer me ne restavo a casa mia!-
Non potevo non stringergli la mano.
6. Inglese. Cliente indiano.
Omone gigante, sguardo modello “mostro di Frankestein”.
Baffone anni ’70.
Esce dalla camera mentre sta passando Ettore. Lo blocca.
-Lei lavora qui?-
Ettore guarda la sua divisa da facchino alberghiero.
Verde scuro.
Con bottoni e risvolti color oro.
-No. Questa è a nuova moda italiana!-
Cos’è il genio? È fantasia, intuizione, colpo d'occhio e velocità d'esecuzione.
7. Spagnolo. Entra in albergo un signore anziano.
-Lei vende camere?-
-Certo, le melanzane le abbiamo terminate-
Non ride, non la capisce, ma arriva la moglie.
Sono colombiani, più o meno dell’età in cui la Colombia si affrancò da essere colonia spagnola.
Vedono la camera.
La comprano.
La signora scende.
Ha la tranquillità dell'antilope attaccata dal leone: agitazione ai massimi livelli.
Si dimena da un capo all'altro del bancone.
E mi pone una strana domanda. Di quelle che mi fanno sentire tanto solidale con gli agenti di viaggio.
-Che città interessante c’è tra qui e Milano?-
Lì per lì non capisco, poi lei si spiega: l’8 partono per Parigi da Milano, e vogliono fermarsi per una notte da qualche parte da qui alla città meneghina.
Mi viene naturale suggerirgli Bologna.
Ma la signora evidentemente aveva comunque un progetto ben preciso, di cui finalmente mi rende partecipe:
-E Livorno? Non è nella stessa direzione di Milano?-
Apro su google una mappa con la porzione dell’Italia che farebbe felice qualsiasi leghista: il centro-nord. Gli faccio vedere dove sta Livorno.
-Come è Livorno?-
Mi sfugge il motivo per cui abbiano sentito parlare di Livorno. Forse il Vernacoliere è arrivato anche a Bogotà.
Ma qui faccio una cosa per cui i labronici mi odieranno. A vita.
Sarò bannato in eterno dalla città dei quattro mori.
Suggerisco alla cliente di andare a vedere La torre storta.
-E’ bella?-
Non la conosce. Non conosce la Torre di Pisa. Devo riavviare il cervello più volte perché non lo credo vero.
Devo mostrargliela con google.
Comincio una descrizione sulla torre e la sua caratteristica pendenza. La signora mi interrompe agitando la mano.
-Si si, quello che è-
Mille anni di inclinazione liquidati così.
Poi continua con la sua richiesta di “pueblos” da visitare tra Firenze e Milano.
Suggerisco Parma.
-No, Parma è troppo cara-
Amici parmensi, abbassate ‘sti prezzi.
Perché anche se c’è chi non conosce la Torre di Pisa, sa che Parma è una città carissima.
Anche se non ho capito come faccia a sapere questa preziosissima informazione.
ps. gli stampo gli orari del treno per Pisa, lei sibila un gracias e corre trafelatissima su per le scale. Tutto il resto (Bologna, Milano, ecc.) era già dimenticato.
8.Italiani con passaporto belga. Italiano scarso, dall'età devono essere immigrati in Belgio al seguito delle legioni romane.
Lui ha una giacchetta dai due colori improbabili.
Sopra, il simbolo della squadra-che-a-Firenze-non-può-essere-nominata.
Mi guarda.
Poi indica il simbolo.
-Tu piace questo?-
-No. Lei oggi mi ha reso molto triste, lo sappia-
Ride di gusto.
Io no.
Questo lavoro ha anche tanti lati negativi.
Nessun commento:
Posta un commento