Crederci sempre, mollare mai.
Un botto
stratosferico che scuote il pianeta. Un Triceratopo osserva un suo simile e sibila
-C’infilassimo dentro quella caverna? Magari la sfanghiamo, c’abbiamo pure la
corazza-
Una bella signora
imparruccata che, poco prima di mettere la testa sotto la lama implora alla
folla -Dai, ho un sacco di brioche a palazzo, famò a mezzo e la chiudiamo qui-
Adolfo che nel
bunker, sotto i colpi d’artiglieria, osserva la mappa e dichiara -Abbiamo una
marea di panzerdivision, attacchiamo i russi e li ricacciamo fino a Vladivostok-
O, nel mio piccolo,
Pioli che mi chiama che -Marce, c’è Corvino che ha venduto tutti, ci serve un
portiere e so che sei svincolato, che vieni?-
-Mister, sono
lusingato, ma più che svincolato avrei smesso proprio. Poi se realizzo qualche
bella parata capace vende pure me al Vissel Kobe per 30.000 € + un bonus di
sushi al nuovo “all-you-can-eat” a Novoli-
-Tu c’hai ragione,
meglio se resti in albergo. Se provassi a chiamare Landucci? Lui, belle parate,
non l’ha mai fatte-
-Te prova. Hai
visto mai-
Una di notte.
Chiamata da una camera.
Un buon inglese
mi pone una domanda di dubbia possibilità:
-E’ ancora aperto
il servizio lavanderia a gettone?-
Osservo fuori
dall’ingresso. Il buio della notte.
-Sinceramente?-
-Si-
-No-
-No?-
-No-
-Ma è sicuro?-
Dimmi cornetta: perché
i dubbi salgono al cervello dei clienti in questi strani, assurdi casi ed io
sono in turno?
-Siamo in Italia.
Qui non è sicuro niente. Neanche la morte e le tasse. Ma un negozio, anche se
self-service, dubito fortemente che sia aperto-
…..
-Signore?-
-Ok, grazie-
Contare fino a
60.
Ascensore che si
apre.
Una pancia che
Adinolfi proverebbe invidia. La barba di Al-Baghdadi. L’aspetto timoroso di un Neville
Paciock appena si trova di fronte a Piton. Che nel suo mondo immaginario, sono
io.
-D…devo lavare
questo-
Mi mostra un
sacchetto con UNA singola maglietta. Taglia XXXXXXL.
-Come le ho detto
prima, non credo proprio la trovi aperta-
-I…io provo. E’
più avanti, giusto?-
-Si, 50 metri. Mi
suoni il campanello, quando rientra-
Contare fino a
120. 60 per andare e 60 per tornare.
Campanello che
suona.
Uno sguardo
deluso.
-Si… era chiuso-
-Mi spiace, l’avevo
avvertita-
-E’ stato molto gentile,
grazie lo stesso-
Crederci sempr….
No, non sempre,
dai. C’è un limite a tutto.
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