I problemi, purtroppo, capitano.
Mi dispiace, davvero non vorrei succedessero. Perchè spesso non posso farci niente, e ciò è frustrante. Ma capitano.
Un tardo pomeriggio, un cliente mi dice che l'aria condizionata, nella sua camera, non funziona. Fuori è un calore pazzesco, da forno Siemens in piena attività, e nei locali interni questa tecnologia è necessaria. Perciò, se si guasta, è un vero dramma.
Tuttavia in portineria funziona, quindi non si è interrotta in tutto l'albergo. Posso solo chiedere al facchino/manutentore di andare a controllare, sperando che i clienti l'abbiano spenta per sbaglio. E' una camera tripla, magari il figlio, ragazzetto la cui età non è ancora in doppia cifra, potrebbe aver aggeggiato con il pannello di controllo e averla spenta.
Ma aimè, il collega conferma: non fa proprio. Probabilmente si è rotto il fancoil. Per essere sicuro va su con lo scaleo per aprire la grata e controllare la macchina nel contro soffitto. Scende e conferma: ha smesso di funzionare, ci vorrà il tecnico specializzato.
Scende quasi subito il cliente, padre del ragazzo giovane, con lo stesso figlio. Parliamo del problema, e lui se ne esce con queste testuali parole:
-So che gli alberghi hanno sempre delle camere libere, in caso di necessità.
Rimango basito.
-Ma.... veramente no. Cerchiamo di vendere sempre tutto (come fanno tutti, d'altra parte)
-E quindi non può darmi un'altra camera?
-Sono davvero spiacente, ma non ce l'ho. Posso provare a cercarne un'altra in un'altro albergo (e non so neanche dove perchè malgrado il caldo assurdo, la città è stracolma).
-Ma io voglio restare qui, i miei amici sono qui (era una prenotazione multipla di più camere).
-L'unica cosa che posso fare è darle un ventilatore, poi domani cambia camera e comunque avrà uno sconto alla partenza.
-Ma l'aria condizionata è essenziale, il ragazzo soffrirà il caldo (afferma indicando il figlio).
-Purtroppo non so proprio come fare, sono davvero spiacente. Siamo davvero sfortunati perchè l'aria condizionata si è rotta adesso.
-E non può chiamare un tecnico?
-A quest'ora non viene nessuno, oltre al fatto che andrà proprio cambiato il condizionatore e quindi la camera resterà invendibile per qualche giorno.
-Ma il ragazzo soffrirà il caldo.
-Come le ho detto, posso darle un ventilatore, poi domani cambierà camera e le faremo uno sconto per il disagio.
E lui, insistente, continua a dire che il figlio patirà caldo, come se per magia il condizionatore potesse ripartire.
Alla fine, arrabbiato, sale in camera con il figlio e ben due ventilatori. E lo capisco, mi spiace davvero, ma queste sfighe capitano.
Il giorno dopo li cambiamo in una camera con un condizionatore ben funzionante, e il suo umore torna pimpante. Ma continua a dire che "il ragazzo ha sofferto il caldo, a me non importa, io mi levo la maglietta e dormo senza" però non ci credo mica tanto.
Anche lui avrà sofferto, ma almeno quella notte l'ha pagata poco.
Portiere d'albergo. Vorace lettore. Scrittore a tempo perso. Giocatore da tavolo. Nemico di un gatto. Depresso cronico. Attendo l'arrivo dei Vogon o, in subordine, il ritorno di Vladimir Ilic Ulianov.
martedì 6 settembre 2022
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