venerdì 9 settembre 2022

A volte mi chiedo se il destino non si prenda gioco di me.

Sono tranquillamente intento a fare il mio lavoro notturno quando vedo, dalla telecamera che inquadra l'esterno, che c'è una guardia giurata che parla con un tizio. Il tizio dà le spalle alla telecamera, quindi non lo vedo in faccia.

Poichè sono uno che di farsi gli affari suoi proprio non ci riesce -io non sono uno da "me ne frego" ma "mi interesso"- apro la porta e mi affaccio.

La guardia giurata mi nota e mi chiede se parlo un pò d'inglese, perchè questo tipo gli si è quasi buttato sotto, in mezzo alla strada, mentre stava passando con l'auto di servizio.

Mi avvicino e il tipo di gira. Giovane, vestito molto trasandato e sporco, con una parlata incomprensibile e una mano praticamente maciullata, completamente rossa di sangue.

Rimango sbigottito.

Ci parlo, e riesco a capire, per l'inglese assurdo che esprime e che non mi è ignoto anche se a quei livelli non me lo ricordavo, che lo hanno derubato. E mi pare anche picchiato, visto lo stato della sua mano. Si mette a piangere, poi urla parole senza senso condite da *uck ovunque -questo lo capisco bene-

Rientro per prendere del cotone e disinfettante, ma non appena lo vede si allontana e dice di no. La guardia giurata ha avvertito la polizia che arriverà tra poco.

Un tipo si avvicina e lui lo aggredisce urlando come un ossesso, non può non aver svegliato le camere poco sopra l'ingresso. Gli urla in inglese le peggio cose anche se capisco il 5%.

Finalmente arrivano i carabinieri. Il matto pare calmarsi mentre un agente ci parla, l'altro carabiniere discute con il tizio aggredito. Io e la guardia giurata ci guardiamo senza dire una parola. Poi l'aggredito se ne va e il carabiniere viene da noi:

"Quello è svizzero e dice che si era avvicinato per aiutarlo quando quel matto ha cercato di colpirlo. Comunque ho preso le generalità"

Intanto sono richiamato a fare da traduttore. Non capisco praticamente niente fino, sia per l'esagitazione che ha sia per il suo inglese. Poi finalmente capisco:

"Irlanda del Nord? Belfast?"

"Derry"

Ecco perchè non lo capisco ma la parlata mi sembrava di averla conosciuta. Lo slang irlandese -e quello del nord in particolare- è una cosa folle.

Riesco a capire il nome -Charlie- e il cognome, la data di nascita -è un 2000- mentre il carabiniere segna tutto, e che vuole tornare al suo alloggio, anche se urla "please, take me home". "Home" è un ostello a 200 metri da dove lavoro, di fronte c'è un pub, guarda caso, in stile irlandese. Deve averlo svuotato, probabilmente i proprietari avranno chiuso il bandone e messo il cartello "abbiamo i soldi per le ferie alle Maldive, ci vediamo a Ottobre. Del 2023".

Gli diciamo che l'ambulanza sta arrivando e Charlie si mette a urlare che sta bene e vuole solo andare a casa. Si picchia la mano insanguinata urlando che non ha niente, e comincia a versare sangue su tutto il marciapiede. Macchia anche uno dei carabinieri, benchè tutti e quattro ci si tenga a distanza.

Provo a calmarlo dicendogli che è una nostra responsabilità aiutarlo, visto che si trova qui in Italia, nel nostro paese. Lui ribatte che ama l'Italia, poi si fa aggressivo verso di me urlando altre parolacce, ma come i carabinieri si avvicinano si abbassa e mette le mani sulla testa piagnucolando e chiedendo di essere riportato a casa. Avessi un TARDIS ce lo riporterei subito: direttamente a Derry il 30 Gennaio del 1972.

Poi arriva l'ambulanza, e Charlie scappa. I due caramba e la guardia giurata provano a rincorrerlo, ma quelli dell'ambulanza gli dicono di desistere. Lo avevano già incrociato alla stazione e si era rifiutato di farsi medicare. Anche se probabilmente, più che di una medicazione, avrebbe avuto bisogno di un TSO.

L'ambulanza riparte e noi quattro rimaniamo piuttosto sconsolati. D'altra parte, se non vuole farsi aiutare, non possiamo fare molto.

I tre ripartono nelle loro auto di servizio dopo avermi salutato ed essersi disinfettati bene -soprattutto il carabiniere con la camicia blu macchiata- poi io riempio un secchio d'acqua e lo getto sulle macchie di sangue sul maciapiede davanti l'albergo.

Mi rimarrà il dubbio di capire se era in tali condizioni per la morte della sua sovrana o perchè, essendo irlandese, festeggiava.

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