Io e mia moglie facciamo i portieri d’albergo. Si, mia moglie fa il mio
stesso lavoro, ma preciso subito: non si tratta dello stesso hotel.
Lavoriamo in due posti diversi. Diciamo che siamo concorrenti, ma questo non ci impedisce di raccontarci tutti gli aneddoti sui turisti che vengono a soggiornare
in queste strutture per visitare la capitale del Rinascimento.
Lo
so, siamo dei pettegoli incalliti. Ci piace cianare sui clienti e
raccontarci gli aneddoti su di loro, siamo peggio di studio aperto.
Coppia
di amiche afroamericane, due donnone di colore sovralimentate a grassi
idrogenati e bibite zuccherate. Sapete, quelle tipe parecchio sovrappeso
che ondeggiano a destra e sinistra come oche francesi da fois gras, o
come una nave della costa crociere in prossimità del Giglio. Si
presentano al bancone.
“I want to go to pompiii”
Ora, la Sara è brava e buona, mica un buzzurro come suo marito, ma capirete benissimo che "pompiii" può dare adito a parecchie controversie. Ma è ovvio che il contesto è molto diverso, senza contare che le signore usano il verbo "andare" e non "fare"...
Quindi, alla domanda "May you repeat, please?", le signore ripetono, imperterrite e convinte: “pompiii”
Lei
allontana dalla mente l'idea che queste signore afroamericane vogliano andare a trovare Rocco Siffredi, e prova ad immaginarsi qualche cittadina toscana a distanza di un'ora da
Firenze che abbia un minimo di assonanza con quel nome, e l'unica che
gli viene in mente è Pisa. Volete vedere la torre storta?
“No, pompiiiiii”
Proprio
non ci siamo. La Sara è sempre più perplessa, non riesce a decifrare il
terribile accento cardassiano delle signore, ma a quel punto la cliente
dà l'indicazione suprema:
“The town with the vulcan”
Ora, la Sara
non è una nerd come me. Alla parola Vulcan avrei subito chiesto alle
signore che al momento non ci sono tour fino al pianeta natale del
dottor Spock; una grave mancanza da parte della Ciao Florence ed altre
agenzie di tour della città, un pulmann GT con motore a curvatura
potrebbero anche approntarlo.
Ma lei è donna pratica, sveglia ed intelligente, e capì subito che le
sue clienti si riferivano a Pompei. E qui vorrei citare Paolo del blog
“Servitevi da soli” con la sua epica battuta “Vah, che fuochi che ha
organizzato la pro loco quest'anno”.
Ma a questo punto le donnone fanno la richiesta chiave:
“I want to go at 10 am and come back at 6 pm”
E qui la Sara ha pensato ad un WTF??? di dimensioni storiche.
Pazientemente,
spiega alle signore che 8 ore non bastano assolutamente. Ci sono 500
chilometri da Firenze a Pompei. Solo col treno veloce fino a Napoli sono
3 ore sola andata, quindi 6 in totale di viaggio. Poi c'è da trovare il
bus per la cittadina sepolta dalla cenere del Vesuvio, ed anche lì
almeno un'ora di viaggio A/R ce li spendi. Almeno un 2-3 ore al sito
archeologico non ce le vuoi passare? Il totale fa più di 8.
Insomma, si può anche fare, ma a patto di partire molto presto la mattina e tornare tardi
la sera. Non certo 10-18.
Le signore si guardano con espressione interrogativa, poi una di loro esordisce con l'affermazione epica:
“Oh, but Italy is so small"
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