“Sbabbari! Imo a Roma!”
“Wir sind Deutsche soldaten!”
“Klingon tah! Mak'tal avat raktahhh!
Esiste solo una cosa, su questo quadrante stellare (ma pure sul
quadrante delta) più rovinosa e distruttiva degli Unni, delle SS e dei
Klingon. Messi assieme.
Il gruppo.
I gruppi, soprattutto i giovani adolescenti, e qui non c'è nazionalità
che tenga, sono brivido, terrore e raccapriccio di qualsiasi dipendente
alberghiero. E lo posso affermare da ex adolescente: non c'è niente che
non attragga un 17enne più della combinazione letale
boccale-di-qualsiasi-bibita-alcolica con qualsiasi-oggetto-presente-all'interno-della-struttura-alberghiera-che-lo-ospita:
lampada abat-jour, specchio del bagno, muro intonso di recente
verniciatura. Tutti elementi trovati letteralmente in frantumi (o
macchiati di vino nel caso del muro).
In particolare i giovani
hanno la devastante tendenza a riunirsi in una camera in numero
superiore alla capacità della stessa di contenerne, in barba a qualsiasi
legge fisica, dentro la quale urlano, ridono sguaiatamente, sbattono
oggetti ovunque e provocano un fracasso che anche gli ultras del Napoli
ne sarebbero scandalizzati. Poi si spostano in altra camera, correndo
per i corridoi e sbatacchiando forte le porte, poi in altra camera, e
così via per tutta la durata della notte. Noi portieri siamo costretti a
salire ogni 3 nanosecondi e minacciarli di orribili ritorsioni fino
alla 12^ generazione, senza il minimo effetto. Occorrerebbe ricorrere
alla legge marziale e la fucilazione di un elemento ogni dieci, modello
esercito italiano dopo Caporetto.
I giovani yankee hanno la
tendenza a stare fuori fino alle 3 del mattino, orario durante il quale
tornano alla spicciolata, uno studente ogni 10-12 minuti (e sono quasi
sempre in numero superiore ai 20). Sempre completamente fatti, non
ricordano neanche il nome proprio, figuriamoci il numero di camera. Le
ragazze in particolare tracannano a più non posso. Non mi so
assolutamente spiegare il motivo di tale cercata e voluta decadenza;
forse perchè stette sotto rigidissima osservanza negli Usa, si sdanno
completamente in Europa, a migliaia di chilometri di distanza dalla
vista dei genitori, bevendo più alcool in una serata di un vinaio
toscano in tutta la sua carriera.
Chiaramente chiamiamo subito in camera dei capogruppi, ma come sempre questa gente si fa di nebbia e sparisce.
Dove lavoro i gruppi vengono presi solo in periodi di bassa stagione.
Il problema, ovviamente, sono i gruppi studenteschi. Ed i danni gi sono
immediatamente addebitati. Ad esempio: gruppo francese che rientra
nottetempo e nello spintonarsi gioiosamente l'un l'altro, sbattono
contro la lampada del bancone facendola cadere ed andare in 27 milioni
di minuscoli frammenti: addebito di 50 € di danno (sottratti alla
caparra, ovviamente) e l'ardente desiderio del portiere di una nuova
invasione della Francia da parte della Wermacht. Oppure: ragazze
americane che saltellano sul letto provocandone ovviamente la rottura,
nello specifico le gambe inferiori. Mi chiamarono al centralino che “the
bad is broken”: saliì su e trovai quel capo di lavoro, con loro che
balbettavano che si era rotto così, per conto suo, forse suicidatosi per
non dover sopportare studentesse 'mbriache e con il grado di pulizia di
un alpino dopo 300 chilometri di scarpinata nella steppa. “Do you have
another room?” E sticazzi, no! (che potete liberamentre tradurre in “and
this cocks, no way!”) Ormai te ne dormi lì e domani lo paghi!
L'occupante dormì (poco) su un letto inclinato di 15 gradi, neanche la
pettata dello Stelvio. Ed alla partenza, pagò il danno.
In un
altro caso, alle 5 del mattino si presentò una coppia (americana anche
questa) che doveva prendere il volo per casa presto. Si lamentarono
furiosamente di non aver dormito per il fracasso degli studentelli; non
dovreste prendere questi giovani, non dovrebbero viaggiare. Avrei voluto
dirgli: ehi, sono i vostri figli, voi li mandate a giro per il mondo.
Ovviamente lasciai questi pensieri nella mia testa. Gli porsi un foglio
intestato dell'albergo e li esortai a scrivere la pessima esperienza.
Poi li feci pagare per le notti precedenti ma non per l'ultima notte.
Quella, ovviamente, la addebitai direttamente al gruppo.
Ma poi ebbi anche la mia vendetta. Questo è quel che postai un paio d'anni fa sulla mia bacheca:
Gruppo di giovani americani, 39 persone. Pauraaaaa!!! Invece alle 23.30
scende il capogruppo (del peso di un quintale) con una dozzina di
giovani/e studentelli in pigiama ed una bottiglia di whisky in mano, si
sistemano nelle sedie davanti al bar e li cazzia di brutto per averli
beccati in camera a sbevazzare! Ovviamente mi sono messo nel retro a
lavorare ma con l'orecchio ascoltavo: gli ha detto che se la direzione
della scuola scopriva quel che facevano lo avrebbero licenziato e lui ha
una famiglia a cui pensare. Dopo un po' sono apparse altre bottiglie, e
gli studentelli in lacrime a piagnucolare che non ne avevano altre e
non lo avrebbero fatto mai più. Sono risaliti solo 10 minuti fa e c'è il
silenzio più assoluto. Premio “sergente Hartmann” all'insegnante, polso
d'acciaio, durezza senza pietà! Il portiere ringrazia.
(comunque non so se degli studenti italiani si sarebbero comportati
così, probabilmente gli avrebbero detto “prof, non rompere” poi
sarebbero andati a dirlo ai genitori che avrebbero presentato una
lamentela al consiglio d'istituto per l'eccessiva severità
dell'insegnante).
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