domenica 6 luglio 2014

Il punto è che alla fine, uno fa come Dirty Harry: si inca**a. Di brutto.

No, davvero, a me piacerebbe fare come Randal, che manda a quel paese i clienti e se ne frega se la ditta per cui lavora va in malora. Invece no: sono come Dante, che viene maltrattato da tutti, clienti in primis.
Ma prima o poi una 44 magnum me la procuro. Da qualche parte bisogna che la trovi.

Turno pomeridiano, ore 22.50. Cotto da 8 ore di turno con albergo completo al 90%, mi appresto a dare le consegne a Roberto e farmi la mia bella e serena camminata verso casa dove mi aspetta una sontuosa cenetta: lattuga pomodorini e rucola con olio extravergine, aceto balsamico, un paio di fette di pane toscano ed alla via così, dritto sotto le coperte.

Invece no. Mi piomba l'evento che mi fa desiderare il giudizio universale. Immediato.

Ultimo arrivo della giornata.

Matrimoniale, una sola notte.

Coppia giovane.

Indiani.

Purtroppo.

Mentre Robi comincia il controllo di fine giornata (in particolare delle carte di credito, che devono corrispondere sia dalle stampe del pc sia dal totale sul pos, ed eventuali errori vanno corretti entro la mezzanotte, altrimenti dall'amministrazione ululano come i licantropi), io eseguo il check-in a costoro.

Registro i documenti, gli dò il codice wifi e la piantina di Firenze.

Noi siamo qui.

E lì comincia la trafila di domande: cosa c'è da vedere a Firenze?

E si fanno dire tutto.

Ed intendo veramente tutto.

Qualsiasi tipo di museo e/o chiesa disegnata sulla piantina, loro vogliono sapere cos'è. E questa ca**o di città e piena di roba da vedere! Non basterebbe una settimana per visitarla tutta, e la mappa copre solo il centro.

Poi vogliono sapere come visitare la Torre di Pisa. Ed allora, via con le stampe degli orari dei treni. Poi che tipo di tour per il Chianti, e gli ammollo 27 depliant di altrettanti tour della zona. Poi vogliono sapere come andare all'outlet, uno dei tanti nel Valdarno, ed anche lì gli stampo l'orario del bus andata-ritorno verso questo centro commerciale.

Ad un certo punto, miracolo, la trafila di domande si interrompe. I due indiani stanno destreggiandosi tra una massa cartacea che solo a Fabriano hanno visto quando decido di intervenire: visto che state una sola notte e domani avete una sola giornata per la visita che deciderete di fare, domani mattina potrete fare il check-out e lasciare i bagagli nel nostro deposito.

-You may come back any time you wish-

E quello se ne esce con l'affermazione che avrebbe giustificato qualsiasi omicidio.

-Thank you, but we leave very early tomorrow morning-

….

40 minuti

40 preziosissimi minuti della mia vita buttati nel cesso perchè tu, megastrunz del subcontinente del ca**o, hai deciso di di chiedermi attività che non farai MAI e sapevi che non avresti fatto MAI. 40 minuti per sapere cosa fare in una città dove passerai solo 8 ore in un letto di una camera d'albergo e le cui uniche cose che vedrai saranno una stazione ed un paio di trafficatissime vie all'angolo delle quali c'è un macdonald. Questo è tutto quel che vedrai e ricorderai di Firenze, duemila anni di storia per niente. E 40 minuti della mia vita che hai deciso di farmi sprecare, neanche tu fossi Genny la carogna.

Ma che ci sei venuto a fare?

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