Fate
conto che arrivino gli extraterrestri.
E
dicessero, a tutti noi: “Cari terrestri, stiamo organizzando un
concorso su Omicron Persei 8. Consiste nell'eleggere il più bel
monumento dell'intera galassia, e so che voi avete realizzato dei
begli oggettini; scegliete quello che più vi rappresenta e
partecipate. Sarà una gara serratissima, ci saranno i lumaconi di
Alpha Tauri con la loro montagna di muco alta 10mila metri, gli
automi di Cefelis 12 con il loro gigante d'ottone, e le amazzoni
guerriere di Themis 3 con il loro monumento all'organo sessuale
maschile alto mezzo chilometro.”
Io
sono convinto che ci sarebbe uno ed un solo monumento che noi
terrestri sceglieremmo per una competizione del genere.
E
lo dico da fiorentino, abbandonando tutti i pregiudizi campanilistici
tipici di noi toscani. Alla faccia di Dante che ce l'aveva tanto coi
pisani (Ahi, Pisa, vituperio delle genti). Siamo ni'dumila; l'unica
cosa che mi sento di dire è: grazie Pisa.
Non
esiste, non può esistere, su questo pianeta, un monumento così
incredibile, così stupefacente, così unico come la Torre storta,
che sta su in barba a qualsiasi legge fisica, alla faccia di Isaac
Newton, Stephen Hawkins e Sheldon Cooper. Tant'è che lo conoscono in
6 miliardi, su questo pianeta.
Si,
ho detto 6 miliardi, non 7.
Perchè
si, il Taj Mahal sarà anche bello, per carità, ma non può
competere. Non ce la può fare, a meno che non si inclini anche lui
di una decina di gradi a babordo, come la Torre e la Concordia.
Ma
loro – ed avete capito a chi mi riferisco – non conoscono altro.
Non ci arrivano, non lo capiscono, non se ne rendono neanche conto.
Certo, sono contento che si ostinino a viaggiare e pagarsi una camera
d'albergo, ma un minimo di cultura nei paesi in cui si viaggia
sarebbe alquanto necessario, anziché no. Almeno, questo è quel che
mi hanno insegnato a scuola, ed è il motivo per cui noi italiani
saremo sempre una lunghezza avanti a loro. Anche un 3-4. Alla faccia
di chi denigra (anche se spesso a ragione, soprattutto quando c'è la
Gelmini ministro) il sistema scolastico italiano
Cliente
indiano, turno pomeridiano. Sta solo una notte. Sorriso d'ordinanza,
check-in e piantina di Firenze. Noi siamo qui (disegno la X).
Mi
chiede cosa c'è da vedere di monumenti.
Come
prima cosa, vista la posizione dell'albergo, gli indico il Duomo. Uno
dei più belli e grandiosi del mondo (anche se, a mio modestissimo
parere, un pelino sotto quello di Milano e San Pietro).
-Is
it nice?-
Certo
che è nice, è wonderful, so great, so beautiful. Facci un giro
intorno, sali in cima ai'cupolone e te n'accorgi. 5 minuti a piedi e
ci arrivi.
-What
else?-
L'Accademia,
naturalmente, con la statua del David.
-Is
it nice?-
Ecco,
lì comincio a vacillare. Non conosce il David, una delle più
stupefacenti statue del globo terraqueo, il simbolo per eccellenza
alla fisicità maschile prima dell'arrivo di Swchalzenegger. Vabbè,
tocca fare l'insegnante d'arte. Apro google images e glielo mostro.
Bada che roba! Il museo è aperto dalle 8.15 fino alle 18, se ti
sbrighi lo vedi prima che il chiuda.
Ma
lui lo degna appena di uno sguardo e va avanti per la sua strada.
What else?
Si
va avanti. Gli Uffizi, con le opere del Botticelli. Ed anche lì
faccio apparire sul pc le immagini della Primavera e della nascita di
Venere. Stessi orari, se ti sbrighi entri.
-What
else?-
Notare
che, con Duomo, Accademia ed Uffizi, gli ho già indicato abbastanza
posti per almeno 2 giorni di visita, e costui, arrivato nel primo
pomeriggio, partiva la mattina dopo. Ma lui no, vuole sapere altri
posti da visitare.
E
quindi passo a sciorinargli tutto il possibile: Palazzo Pitti, il
giardino di Boboli (eravamo in primavera ed era una bellissima
giornata, quindi momento perfetto), il Bargello, il museo
Archeologico ed almeno un'altra mezza dozzina di luoghi stracolmi di
arte e storia, Stendhal che muore lì sul selciato, roba che una
settimana di soggiorno basta a malapena. Nel frattempo ho risposto ad
una mezza dozzina di chiamate telefoniche e fatto il check-in ad
altri clienti (perchè almeno quello lo devo fare, non mi può tenere
bloccato tutto il tempo a suo solo uso e consumo, neanche Parminder
Nagra avrebbe questo privilegio). Passa almeno un'ora al bancone,
faceva in tempo ad entrare in un museo ed uscirne.
-What
else?-
Ho
esaurito tutto. Virtualmente conosce Firenze alla perfezione, ma di
vedere le cose dal vivo, ancora niente. Se te ne stavi a Calcutta ed
usavi Wikipedia spendevi molto meno, ciccio.
Non
mi rimane che provare fuori Firenze. E lì è chiaro che non posso
non passare alla Torre, con la T maiuscola.
-Is
it nice?-
Veramente,
a questa domanda stava per cascarmi la mascella sul bancone. Ma come,
non la conosci? E' il monumento per eccellenza, DEVI conoscerlo. DEVI
vederlo. Che ti ci vuole? Un'ora di treno e sei a Pisa. Un'ora di
treno per vedere il simbolo del pianeta Terra, ecco gli orari. Quando
ti ricapita un momento del genere? Sei qui in Italia, migliaia di
chilometri da casa tua. Parti subito! Guarda, eccolo qui (sempre
google images).
Lo
mostro quasi sia opera mia, farina del mio sacco. In un certo senso,
dovrebbe esserlo per qualsiasi terrestre.
Lui
osserva, stavolta abbastanza interessato. Halleluja, forse c'è
speranza.
E
lì mi fa la domanda.
Quello
che mi fa capire come il sistema scolastico indiano, alla faccia di
esperti di matematica o vincitori di quiz televisivi dozzinali, sia
indietro anni luce rispetto a noi occidentali tutti.
-Is
there an elevator to go up?-
India,
vituperio delle genti (Oh Dante, e tu gli'ha tutto sbagliato. Gli'è
tutto da rifare)
ps.
ho la testimonianza di altri due colleghi di lavoro (tra cui una
ragazza che lavorava con mia moglie) a cui hanno chiesto se per
salire sulla Torre c'era l'ascensore. E' necessario che vi ripeta la
nazionalità di questi clienti?
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