domenica 4 luglio 2021

 Una delle cose che il portiere d'albergo deve fare è lo stare aggiornato con le notizie sui musei. Sabato 3 Luglio era la "notte dei musei": tutti aperti fino alle 22 a solo 1 € d'ingresso. Comunicarlo ai clienti è quasi un dovere. Dà anche un certo piacere vedere la loro faccia illuminata alla notizia. Fa da contrappeso con "la caldaia si è bloccata, non abbiamo acqua calda".

Ma ne parlerò poi. Scusate, ma oggi è il momento del pippone storico. Non posso farne a meno, è nella mia natura.

Decido che quella è la sera ideale per andare in centro ed esercitare la mia fiorentinità: vedermi un museo. 

Il problema è: Uffizi, fila per tutta piazza della Signoria; Bargello, idem; l'Accademia neanche a pensarci.

Ma il museo di San Marco è vuoto.

Così pago un ricco euro ed entro. Per vedere le cellette dei frati che trascorrevano lì una vita di penitenze, e tutte affrescate con dipinti del Cristo crocifisso con il sangue che gli schizza copioso dalla ferita sul costato; pitture create dai Tarantino dell'epoca. Su tutti il Beato Angelico, con la bellissima Annunciazione, che vede l'angelo dare la notizia a Maria della sua gravidanza, e la colonna nel mezzo perchè lei, la santa donna, è la colonna portante della chiesa.

Lo so a cosa state pensando: "ma come, tu, agnostico convinto che viene da una famiglia di comunistacci senza Dio, che apprezza queste cose?" Lo so, ma io per questo simbolismo ci vado matto. Si capisce veramente come erano le persone allora.

E poi ci sono, protetti da teche in vetro, enormi volumi scritti a mano da persone devote a questo paziente lavoro. Si pensa subito al film "Il nome della Rosa".

In fondo al corridoio l'ultima cella, quella del Savonarola. Il controverso personaggio che infiammò Firenze con le sue prediche, con tutti i suoi fanatici seguaci, i "piagnoni", quelli che "ricordati che devi morire" (sono sicuro che ricordate tutti la battuta di Troisi. Perchè la ricordate, si?). E lì esposte ci sono ancora le sue reliquie. Il drappo in lino dipinto dallo stesso Beato Angelico e che il pretaccio ferrarese portava a giro per Firenze nelle sue prediche. Ma soprattutto il suo mantello nero con tanto di cappa. Che fa tanto Darth Vader. Però noi fiorentini dopo un pò ci stufiamo di questi personaggi, per cui o li mandiamo a Roma, come alcuni Medici diventati pontefici e Renzi che è stato presidente del consiglio, oppure li facciamo fuori. E al Savonarola toccò questa fine, impiccato e bruciato in piazza della Signoria.

Siamo strani forte, lo so.

ps. la foto è dell'Annunciazione è sul retro del biglietto. Quando sono in un museo spengo il telefono e mi dedico all'interazione diretta. Ci mancherebbe anche.





2 commenti:

  1. ...non ho saputo della notte dei musei, accidenti! Però hai fatto benissimo a visitare quello di San Marco! Unico! E l'Annunciazione del Beato Angelico è una delle poche opere che m'ha provocato un tuffo al cuore quando me la sono vista davanti!.....cmq... nessuno è profeta in patria... soprattutto in terra fiorentina, hai ragione siete strani!!!! Scherzo dai! :)

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  2. '''per cui o li mandiamo a Roma[...] oppure li facciamo fuori.''
    e tu pensa: potevamo bruciare Renzi

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