Non giudico. Mi spiace se nel passato l'ho fatto, m'impegnerò a non farlo mai più. O comunque, starci più attento.
E' solo che, per me, sono situazioni imbarazzanti. Capita, quando si lavora in albergo. Non è un caso se, noi portieri, usiamo un certo gergo. Ad esempio, parlando della clientela che "abbiamo in casa". Perchè è proprio così che lo consideriamo, l'albergo: la casa. E la clientela sono gli ospiti.
Ma ci sono anche altri fattori, nell'ospitalità. Non tutte positive. E una di queste è che certi fatti privati, che normalmente rimangono racchiusi tra le mura domestiche, diventano di nostro dominio perchè queste mura si allargano ai confini della struttura ricettiva. Con quel che ne consegue.
Nottetempo, rientra in albergo una connazionale. Poco meno della mia età, si capisce che è una bella donna, elegante e distinta, ma con una faccia nerissima e tetra.
Senza rispondere al mio buonasera, mi dice il numero della camera, ma c'è un problema: non ho la chiave.
La sua faccia cambia dal tetro alla sorpresa, ma alla mia domanda "non è che si è dimenticata di lasciarla qui al banco? Non ce l'ha nella borsetta?" lei, sempre senza rispondermi, apre la borsetta ma per prenderne il cellulare ed effettuare una chiamata:
-Che c'hai te 'a chiave?
E alla risposta positiva che le arriva dall'altra parte, lei dice:
-Se 'n cojone. Sei proprio 'n cojone.
Riattacca e mi chiede un passpartout.
-Vada su, signora, devo prima chiudere l'albergo, poi salgo ad aprirle la porta. Prenda pure l'ascensore, tanto io devo salire a piedi.
Eseguo tutta l'operazione -hanno la camera al piano più alto- e torno giù.
Dopo una mezz'ora torna lui: 15 anni in più totalmente sprecati e una pancia che potrebbe essere soggetta a immatricolazione.
Non è solo, ma con persone di un'altra camera. Ridono un sacco, senza tregua, chiaro segno di abbondanti libagioni alcoliche, soprattutto quando lui lancia la battuta "Ao' speriamo nun me butti fori de camera!"
Io non dico niente, non so chi dei due ha ragione e torto. Che poi nel litigare tra coppie non sempre c'è una ragione. Si polemizza per banali e sciocche incomprensioni, spesso.
Però è anche la considerazione di come, in albergo, noi portieri possiamo finire per essere testimoni di piccoli fatti privati dei nostri ospiti.
E a me queste cose imbarazzano sempre un pò.
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