Joe
Dante ne aveva fatto dei cosini piccoli, teneri e pelosi. Che non
vanno bagnati ed a cui non va dato da mangiare dopo mezzanotte.
Nella
realtà, sono una popolazione umana vera e propria. In carne, ossa e
stracciamento di maroni a livelli stratosferici. Perchè quando si
impegnano sono davvero esperti in questo settore.
Prenotazione
di una serie di camere, tra cui una doppia con culla, per un totale
di circa 6 persone.
Arrivano
verso sera, e ci si accorge che, come diceva il loro timoniere, hanno
fatto il grande balzo in avanti: sono quasi il doppio. O, come disse
giustamente Ettore: si sono bagnati sotto la pioggia nel tragitto fin
qui, e come i gremlins, si sono moltiplicati.
Ovviamente
il loro inglese non è elementare. E' semplicemente assente. E
Maurizio tenta in ogni modo di fargli capire che, per tutti quelli
che sono, devono pagare svariati supplementi.
Sembra
che lo capiscano. In particolare che la culla è difficile da dare ad
un ragazzo che sulla faccia ha protuberanze dotate di vita propria,
magari desiderosa di conquistare il mondo. E quindi Ettore verrà a
portare via la culla e mettere un terzo letto. Da pagare, ovvio.
E
quindi, baldanzon baldanzoni, Ettore arriva alla camera incriminata
con il letto, comprensivo di materasso, a cui va solo applicato
apposito telo coprente usato anche dai cattivi di Scoobi-doo: il
lenzuolo.
E
bussa alla camera.
Nessuno
risponde.
Che
cosa curiosa, pensa il mio amico e collega facchino, accarezzandosi
il mento ed osservando la porta della camera: Maurizio ha appena
detto a questi tizi che io arrivavo a portargli l'occorrente, e
questi non mi aprono. Che evento strano, che accadimento particolare.
Sto
scherzando, è ovvio. Ettore è molto scocciato. E' a lavorare. Si
sta facendo, come sempre in questi momenti, un discreto mazzo per
pulire e spolverare hall e corridoi, oltre a portare valigie pesanti
27 quintali a clienti che non rilasciano mance, e trasportare roba
come, appunto, letti. Ed ora è bloccato da questi pirla.
Ribussa.
Ed ovviamente, nessuna risposta.
Perciò,
con quell'espressione un po' così da chi vorrebbe avere sotto mano
Sun-Tzu per spiegargli bene l'arte della labbrata, afferra il
walkie-talkie:
-Maurizio,
ma quelli della xxx sono usciti?-
-No,
mi risulta che siano dentro-
-Puoi
chiamarli dal centralino, così gli dici che ho il supplemento?
Altrimenti tanto vale che posi il letto sul pianerottolo e mi faccia
una pennichella-
Detto
fatto, “baffo” Maurizio chiama la camera dal centralino del
ricevimento. Ed Ettore può chiaramente sentire il telefono squillare
dall'interno. E nessuno risponde.
Non
si può stare ad aspettare i comodi degli altri. Siamo a lavorare.
Stiamo svolgendo un servizio. E non possiamo aspettare troppo perchè
le cose da fare si accumulano. Ed infatti, in quel momento, proprio
quando Ettore stava per aprire la porta con il pass, arrivano altri
clienti.
Mauri
chiama Ettore sul walkie-talkie e gli chiede di fare l'arrivo, cioè
scendere per portare i bagagli ed accompagnare i nuovi clienti nella
camera loro assegnata. Ed ovviamente deve smollare letto e materasso
lì sul pianerottolo. Non è il massimo, ma come si fa? Ettore deve
scendere rapidamente, e nel tempo che percorre le scale, Maurizio
accoglie i clienti, registra i documenti sul gestionale e gli
fornisce mappa di Fi e codice wifi. Poi è il turno del nostro
facchino-musicista, che li accompagna in camera, con la neanche tanto
celata speranza che questi clienti forniscano un'adeguata mancia.
Fatto
tutto ciò, si torna al pianerottolo per risolvere la questione del
supplemento da mettere nella camera dei cinesi.
E
lì Ettore ha una sorpresa unica.
Letto
e materasso sono spariti.
Avete
visto Ettore. Ha un paio di foto su questo blog.
Immaginatevi
la sua faccia che diventa come quella di Alex Drastico:
Ma
chi?
Ma
come?
Ma
che cazzo?
E
nel frattempo il Mauri continua a tempestare di chiamate la camera,
che ormai il telefono sta per fare come il nocciolo del reattore 4:
fondere. E nessuno risponde.
Ettore
scende, Maurizio è sempre lì che chiama senza risposta. Stufo,
riattacca.
Si
guardano negli occhi.
Ed
ora che si fa?
Ed
in quel momento, arriva una chiamata da un interno.
-Bed,
please-
In
inglese, Maurizio gli chiede se il letto se lo erano presi da soli da
pianerottolo, perchè Ettore bussava e nessuno rispondeva. -I called
you in room but you didn't answer-
…
-Bed
please-
Si,
ok, ora Ettore sale, ma il letto ce lo avete voi?
-Bed
please-
Niente,
non c'è verso di capire. L'unica è andare a verificare di persona,
perchè da questi non si ricava il classico ragno dal classico buco.
Ettore
sale e bussa. Stavolta, finalmente, si degnano ad aprire, ed Ettore
vede letto e materasso dentro la camera.
-So,
you took it! Why you didn't answer?-
Il
cinese lo guarda e risponde nelle uniche due parole d'inglese che
conosce:
-Bed
please-
I
neuroni di Ettore disegnano nella sua testa una sparatoria che anche
Tarantino, a vederla, direbbe “No, dai, questa è troppo
sanguinaria”. Incazzatissimo, va a prendere le lenzuola e gli rifà
il letto.
Mancia,
ovviamente, zero.
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