Non
mi piace la frase “io non sono razzista però....”. E' una frase
ipocrita, falsa, anche abbastanza schifosa.
Quindi
non la userò.
Sarò
franco e brutale.
Si,
lo ammetto, sono razzista.
Sono
uno di quei bastardi che discrimina, che considera inferiori una
categoria di bipedi umani.
Ora
mi immaginerete tutti con la divisa delle waffen ss od il cappuccio
del klu klux klan, ma voglio essere chiaro e sincero:
affinchè
io sia razzista, occorre una combinazione ben precisa di 3 elementi
3:
il
sesso femminile;
la
città partenopea;
il
mestiere di azzeccagarbugli.
Turno
di mattina di alta stagione, siamo di turno io e Gianni.
Io
sono dietro alle partenze, Gianni prepara la situazione per gli
arrivi del giorno.
Da
noi i check-in cominciano alle 14. Ovviamente, se dalla sera prima
avevamo camere invendute, è possibile anche fare un arrivo e mandare
in camera un cliente prima delle 14. Oppure: se un cliente parte
molto presto e la cameriera pulisce subito la camera, è possibile
mandare su il nuovo cliente anche in mattinata.
Ma
se, come accade quasi sempre in una città turistica come la nostra,
siamo completi ed i clienti fanno tardi la sera e dormono fino a
tardi la mattina, molte camere camera non sono libere prima delle 12,
orario del check-out. Poi devono liberarle. Spesso ci tocca chiamare
i clienti in camera ed invitali a levarsi dai 3 passi. A volte
occorre minacciarli di addebitargli una notte in più. A volte
l'addebitiamo.
Poi
c'è stato chi arriva alle 12 e ragiona così: “Ma se il check-out
è alle 12, anche il check-in è alle 12, no?”
Giuro,
me lo hanno detto.
Più
volte.
Di
solito rispondo così: vuole dormire nelle lenzuola in cui ha dormito
il cliente prima di lei?
Qualcuno
capisce che ha detto una stronzata galattica perchè devi dare il
tempo alle cameriere di pulirtela, la camera; ma altri non ci
arrivano, ed insistono pure: camera libera alle 12, camera pronta
alle 12. Dov'è il problema?
Una
volta, ad un cliente, dissi:
“Nessun
problema, le nostre cameriere hanno studiato arte della pulizia
immediata ad Hogwarts. Agitano le bacchette magiche e voilà, tutto
pronto”.
Ma
il cliente non conosceva Hogwarts ed aveva lo spirito umoristico di
un'ameba, quindi mi toccò spiegargli tutto di nuovo in maniera più
convenzionale.
Ma
torniamo agli arrivi di quel giorno.
Prenotazione
di 4 camere a due letti. Belle camere, tranquille e silenziose,
vicine tra loro, terrazza, vista duomo, fettina di culo, ecc. ecc.
Alle 9 del mattino arrivano in albergo 8 matrone napoletane,
avvocatesse, a Firenze per un qualche congresso di
nonmiricordopiùeneanchemiinteressaricordarlo.
Ovviamente
le camere non sono pronte. Eravamo quasi pieni e quelle 2 o 3 camere
invendute del giorno prima non erano come richieste dalle clienti.
Bene,
immagino abbiate già capito il motivo del mio razzismo verso quella
combinazione.
Le
signore fanno partire una “piazzata” da filmettino con la Loren e
De Curtis, manca solo la maschera di Pulcinella, la foto di Maradona
appesa al muro ed il Vesuvio sullo sfondo. Ma le urla e la caciara
c'è tutta:
“E'
uno scandalo! Noi abbiamo prenotato! Noi siamo avvocati! Abbiamo
viaggiato con il treno! Dobbiamo andare al congresso! PRETENDIAMO LE
CAMERE ADESSO!”
Io
e Gianni siamo letteralmente allibiti. Credo che le signore siano
state veramente fortunate che in Italia non ci sia la stessa libertà
di uso e possesso delle armi da fuoco che c'è negli Usa, perchè
sicuramente avremmo avuto uno shotgun sotto il banco, e non avremmo
esitato ad usarlo, direttamente in faccia alla clienti. Il problema
maggiore dopo sarebbe stato ripulire tutta la hall, ma probabilmente
avremmo avuto l'aiuto degli altri clenti. Oltre ad un'ovazione ed
applausi dopo le esecuzioni, chiaramente.
Ci
volle una mezz'ora buona per far calmare le signore e spiegargli che
ci sono regole precise in albergo. Che, incredibile a dirsi,
esistevano altre persone su questo pianeta. Persone che avevano
pagato ed avevano diritto ad usufruire della camera fino a
mezzogiorno. Non ci fu verso. Non lo capivano, non lo accettavano.
Pretendevano le camere subito, a sentire loro dovevamo chiamare in
camera e dire a chi era lì di andarsene immediatamente. E si
risentivano perchè non lo facevamo.
Poi,
di lì a poco, partì un cliente da una di queste camere, era una
bella camera al quarto piano, con terrazza e vista, come da loro
richiesto in fase di prenotazione, perchè nei giorni prima eravamo
stati previdenti e fatto si di mettere in quelle camere clienti che
partivano proprio quel giorno. Ma non immaginavamo che arrivassero
queste -scusate, ma quanno ce vò, ce vò- stronze fuori misura.
Comunque il cliente partì, e spedimmo subito la cameriera, che era
appena arrivata, a rifare la stanza. Gli ordinammo di tirare anche un
po' via nel pulire ma fare in fretta, perchè non vedevamo l'ora di
togliercele di torno. Di lì a 20 minuti era pronta, e riuscimmo a
convincere le strunz ad andare almeno in questa camera, così che
potevano tenerci i bagagli e sistemarsi, se proprio dovevano andare
al congresso presto quella mattina.
Io
spero che comprendiate il mio razzismo. Possedessi il Tardis, non
esiterei ad usarlo per portare qui una dozzina di agenti dell'NKVD
affinchè prelevino tutte le avvocatesse di Napoli e le deportino
nella Siberia delle purghe staliniane E' per una giusta causa, è un
atto dovuto, è un impegno morale.
ps.
le signore, per tutto il soggiorno (ben 4 notti, roba da urlo di
Munch) non si degnarono di dire un grazie o prego o buongiorno e
buonasera quando entravano o uscivano dall'hotel o quando scendevano
per andare a fare colazione. Convinte imperterrite di essere nel
giusto.
Ed
ogni volta che ci penso, mi viene da dire:
morte
e distruzione!
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